Spalletti contro la società, attacca ancora Ausilio e Suning
Alla vigilia della decisiva Inter-Sassuolo l’allenatore dell’Inter pronuncia delle parole che non ti aspetti in un momento del genere. Luciano Spalletti ritorna su un suo vecchio chiodo fisso su cui ha martellato per tutta la stagione: la mancanza di chiarezza che la società avrebbe avuto nei confronti dei tifosi (ma in realtà nei suoi) sul progetto e nel far circolare certi nomi l’estate scorsa (i soliti Nainggolan, Vidal), poi mai arrivati alla Pinetina.
Il clima delle conferenze stampa di Spalletti il giorno prima delle partite dell’Inter hanno sempre di più qualcosa di fantozziano, l’uomo di Certaldo appare sempre più come il mega direttore e i giornalisti sembrano suoi impiegati facendo domande sempre più sommesse e servendo assist su piatti d’argento come “avresti firmato ad inizio stagione per trovarti a questo punto?”. Come al solito solo l’inviato della Rai ha il coraggio di fare domande ficcanti come “quanto sono stati determinanti gli innesti di Cancelo e Rafinha?” (chiesto a uno che ci ha messo mesi a farli giocare).
Già Rafinha, Spalletti tira un’altra bordata alla società e torna ad attaccare proprio alla vigilia di un match delicatissimo: “Probabilmente quest’anno saremo più chiari perchè anche domani saranno in settantamila e l’anno scorso non c’è stata chiarezza. Se mi riferisco ai giornalisti o alla dirigenza? A tutti.” L’ex allenatore dell’Empoli e dell’Udinese polemizza da un anno con i dirigenti che non gli hanno comprato Nainggolan e Vidal, ma quando in rosa hai uno come Rafinha questa polemica, oltre che destabilizzante per l’ambiente in questo momento, appare un insulto alla miseria, così come affermazioni quali, “a gennaio abbiamo preso Rafinha, ma ceduto Nagatomo”, che sembra una vera e propria provocazione, con tutto il rispetto per il grande giapponesino, come al solito passata sotto silenzio da tutta la stampa nazionale
Ma la domanda può essere un’altra: Di chi fa gli interessi un allenatore che attacca la società prima di una partita decisiva? Dell’Inter? Suoi? Da un anno Spalletti si presenta come il sindacalista dei tifosi, ma io, da tifoso interista, non ho bisogno di nessun sindacalista, vorrei un allenatore.