Le chiamiamo così da quando è iniziata la Premier League e ora, a maggior ragione, dopo che entrambe ottengono grandi risultati con il City campione e United vice campione. Certo, per i Red Devils risulta faticoso accettare di essere dietro i Citizens e inoltre, a campionato quasi finito, a ben 16 punti di distacco. Comunque due squadre di valore e prestigio sempre in lotta per posizioni di rilievo sia a livello nazionale che internazionale.
Il Manchester United
Una squadra solida, con giocatori di alto livello, ma nel complesso a luci e ombre, capace di ottenere risultati eclatanti specie nel finale di campionato, ma anche disunirsi e perdere smalto proprio nei momenti clou. E’ stata eliminata in Supercoppa UEFA dal Real Madrid, clamorosamente eliminata dal Siviglia negli ottavi di Champions, persino dal Bristol nei quarti di League Cup. Raggiunge però la finale di FA Cup dove incontrerà il 19 Maggio il Chelsea. Si incontreranno perciò nuovamente Josè Mourinho e Antonio Conte, ossia due allenatori che proprio non si può dire si amino e apprezzino. A proposito, salutiamo con piacere il caloroso saluto di Sir Alex Ferguson e lo stesso Josè Mourinho ad Arsene Wenger nell’ultima partita in cui l’allenatore francese ha diretto l’Arsenal all’Old Trafford dopo aver confermato il suo ultimo anno con i Gunners. Sì perché sia Ferguson che Mourinho hanno avuto alterchi e addirittura scintille, scontri con lui e finalmente è arrivata la pace con abbracci e strette di mano.
Parlare di United vuol dire pensare a Josè Mourinho perché, come più volte da lui dichiarato, ha realizzato il suo sogno di allenare la squadra per tanti anni guidata dal mitico Sir Alex Ferguson pur avendo allenato e vinto con Porto, Inter, Real Madrid, Barcellona e Chelsea. Un allenatore straordinariamente amato, a volte adorato, per i numerosi Palmares (ma anche odiato), per la sua capacità, personalità, modo di gestire squadra e giocatori, ma anche relazionarsi a volte in modo polemico o aggressivo con i rivali. Spesso il gioco dello United sintetizza allora carattere e lettura della partita del suo allenatore. Deciso, spettacolare, imbattibile, ma anche cinico, disposto a tutto pur di raggiungere il risultato (sono diventati famosi i suoi “pulmann”, ossia una difesa pressoché totale che ricorda il catenaccio), la sua intolleranza verso giocatori che non si comportano come vuole lui in campo (ultimo esempio Pogba). Aspettiamo pertanto con interesse la finale di FA Cup tra United e Chelsea e vedremo cosa succederà perché anticiperà anche le reazioni di Mourinho e come imposterà la prossima Premier (e relativi impegni internazionali ) e quale squadra vorrà per il suo United.