Atalanta e Inter mira bagnata, Spalletti e Gasperini incidono negativamente

Pari senza reti tra Atalanta e Inter, gli errori di Spalletti e Gasperini, i gol sbagliati da Perisic, Inter in apnea sul pressing e sui duelli fisici dell’Atalanta, che fallisce tante occasioni nel primo tempo, ma cala nella ripresa, Inter pericolosa nel finale

Atalanta e Inter impattano sullo 0-0. Nel primo tempo bene l’Atalanta sul piano tattico-fisico, ma male al tiro, con Handanovic ancora una volta protagonista. Inter frastornata dalle scelte “cervellotico-rivoluzionarie” del suo allenatore e Perisic fallisce due contropiedi. Brutta ripresa con tanti errori di misura nei passaggi da una parte e dall’altra, calo fisico dell’Atalanta e Inter che tenta la zampata finale senza riuscirci. La strada per diventare una grande squadra è lunga, ma le scelte sbagliate di Spalletti sono evidenti e determinanti.

Spalletti sorprende tutti e dispone l’undici annunciato non nella maniera che tutti gli organi di stampa avevano immaginato. I nerazzurri infatti si dispongono a specchio con l’Atalanta con un 3-4-2-1 che appare fin dai primi minuti aver disorientato i giocatori, che appaiono in serio imbarazzo, non tanto per il modulo in sè, in realtà già visto nelle precedenti partite, ma per la disposizione dei singoli, molti fuori ruolo e per certi duelli individuali di fatto scelti con questa disposizione, come Gomez-Skriniar (a fine partita Spalletti però spiegherà che le sue indicazioni erano state diverse, ne parleremo a parte):

Handanovic; Skriniar, Miranda, D’ambrosio; Cancelo, Gagliardini, Borja Valero, Santon; Rafinha, Perisic; Icardi.

In particolar modo la catena di destra Cancelo-Skriniar è in netta difficoltà con il portoghese che gioca come se fosse esterno basso e fatica a trovare la posizione in campo, mentre Skriniar soffre l’uno contro uno con il folletto Papu Gomez. Allora l’allenatore nerazzurro decide di invertire le posizioni di D’ambrosio e Skriniar, ma i problemi sono molteplici e tanti. L’Atalanta continua a pressare con Gomez che attacca D’Ambrosio, Barrow su Miranda, e sopratutto Cristante mette in seria difficoltà Skriniar, che prova ad allargare a Santon che però riceve spalle alle porta venendo aggredito da Hateboer, ancora peggio se prova a servire Borja Valero, che viene soffocato da De Roon, allora il difensore nerazzurro si ritrova o a fare dei lanci lunghi preda delle retrovie orobiche oppure a rifugiarsi da Handanovic, che tende a buttare la palla in fallo laterale attaccato da Barrow.

La squadra è nel caos, il solo Rafinha vince il duello individuale con Masiello, che lo segue con una marcatura a uomo a tutto campo, chè che se ne dica, ma nel finale di primo tempo gli prende le misure pure lui. Davvero discutibili le scelte di Spalletti, sia per la disposizione dei singoli, che sono quasi tutti in ruoli innaturali per le loro caratteristiche, sia per aver accettato la sfida di Gasperini dei duelli individuali, cadendo nella sua trappola. Non si contano davvero le occasioni per l’Atalanta, a parte le imprecisioni clamorose di Papu Gomez e Barrow, ci sono almeno tre parate importanti di Handanovic, di cui una decisiva su colpo di testa su Barrow, più molto lavoro ordinario per il portiere ambrosiano. Sembra incredibile per quello che si vede in campo, un dominio tattico-fisico dell’Atalanta, ma anche l’Inter ha due occasioni in contropiede con Perisic messo davanti al portiere due volte, una da Rafinha e una da un delizioso lancio di Gagliardini, ma seppur da posizione leggermente defilata, il croato però si fa parare il tiro la prima volta e manca il bersaglio la seconda. In panchina le consuete scene isteriche di Spalletti e anche un duro confronto con Icardi, nel finale di tempo il tecnico rinuncia a impostare da dietro e invita Skriniar a lanciare palla lunga proprio sul capitano dell’Inter.

In apertura di ripresa Spalletti sorprende ancora, ma questa volta perchè non cambia nulla, ne’ modulo ne’ giocatori, invece Gasperini cambia il centravanti, dallo scattante Barrow si passa al colosso Cornelius. E anche questa scelta si rivela sbagliata, perchè l’Inter, dopo quello Rafinha-Masiello, porta a casa il secondo duello individuale, con Miranda che dà una lezione a Cornelius (mentre aveva sofferto Barrow nel primo tempo). L’Atalanta chiaramente pressa meno che nel primo tempo e sembra accontentarsi di più, ma almeno fino al 70′ la pressione rimane costante con De Roon a sormontare Borja Valero e Freleuer su Gagliardini. A parti invertite invece i due mediani dell’Inter attendono bassi i due atalantini concedendogli campo. Anche i difensori dell’Atalanta sono liberi d’impostare senza particolare pressing.

Sulle fasce invece i milanesi crescono, Santon e Cancelo iniziano a capire che Hateboer e Gonens non sono poi dei mostri e cominciano a prendere terreno, con Santon che conquista un corner e tenta un tiro da fuori, Cancelo che si riavvicina ai suoi standard dopo un primo tempo in confusione. Quindi Atalanta che cala d’intensità a centrocampo, mostra limiti sulle fasce, “perde” il centravanti, l’Inter piano piano inizia a pensare alla zampata finale. Icardi serve di tacco Rafinha, che però spara alto da posizione invitante, anche se la sua ombra Masiello gli schermava lo specchio. Subito dopo altra sorpresa, di uno Spalletti sempre più incomprensibile, toglie Rafinha per Eder, poi anche Gasperini decide di togliere il suo uomo più qualitativo, richiamando Cristante e mandando dentro Mancini. Poco prima più sensato togliere un Gonens sempre più in difficoltà contro Cancelo e amorfo per Castagne. Spalletti, invece, concede solo i minuti di recupero a Karamoh, mentre Perisic fallisce un altro gol, Gagliardini sfiora il palo e poi è proprio finita, si chiude sull’ennesimo zero a zero stagionale con Spalletti che va a litigare a muso duro con un giocatore dell’Atalanta, sempre più fuori controllo. Martedì sera a San Siro arriverà il Cagliari.

ATALANTA-INTER 0-0

ATALANTA: 1 Berisha; 3 Toloi, 13 Caldara, 5 Masiello; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 8 Gosens (80′ 21 Castagne); 4 Cristante (85′ 28 Mancini); 99 Barrow (46′ 9 Cornelius), 10 Gomez. In panchina: 91 Gollini, 31 Rossi, 23 Melegoni, 32 Haas, 95 Bastoni, 97 Elia. Allenatore: Gian Piero Gasperini

INTER: 1 Handanovic; 37 Skriniar, 25 Miranda, 33 D’Ambrosio; 7 Cancelo, 5 Gagliardini, 20 B. Valero, 21 Santon (90′ 17 Karamoh); 8 Rafinha (71′ 23 Eder), 44 Perisic; 9 Icardi. A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 2 Lisandro, 13 Ranocchia, 29 Dalbert, 63 Emmers, 64 Zaniolo, 87 Candreva, 99 Pinamonti.
Allenatore: Luciano Spalletti

Arbitro: Doveri. Assisenti: Vivenzi – Lo Cicero. Quarto uomo: Calvarese. VAR: Damato, Ranghetti

Note
Ammoniti:
 Miranda (I), Toloi (A), Borja Valero (I), Caldara (A), Masiello (A), Mancini (A)
Corner: 8-3
Recupero: 1°T 0′, 2°T 3′.

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