Si parla di mercato alla vigilia di Inter-Toro, Strama chiede rinforzi di qualità, niente giocatori per fare numero, ce ne sono in effetti già abbastanza. Ma i giocatori di qualità costano, e allora capita che per prendere giocatori di qualità sia necessario cedere giocatori di… qualità. Allora andato via Sneijder, ora Strama apre alla cessione dolorosa di Coutinho. L’obbiettivo è Paulinho, perchè in mezzo al campo si soffre, ma il suo cartellino lievita di giorno in giorno. E’ la qualità.
Da qualche tempo a questa parte Strama insiste sull’identità, che l’Inter avrebbe ormai raggiunto nelle ultime partite, dove ha vinto una sola volta nelle ultime sette. Ma anche l’Inter camaleontica che vinceva sempre a ottobre-novembre non era male.
Da Repubblica.it la conferenza stampa di Stramacioni:
Cosa si aspetta dalla partita di domani?
“Incontriamo una squadra che sta bene. Nella prima parte del campionato Ventura è stato sfortunato, ma ha trovato continuità e recuperato calciatori importanti come Ogbonna. Stanno bene sia moralmente che fisicamente. E’ una partita che non possiamo e che non vogliamo sbagliare, è importantissima per continuare la nostra rincorsa alle prime posizioni. L’assenza di Milito è importante, spero che rientri a breve”.
L’andata è stata la gara dove l’Inter è stata definita “provinciale”, come spirito servirà l’Inter dell’andata?
“Credo che da quella gara a oggi siano cambiate tante cose, anche loro avranno perfezionato. Quella gara arrivava in un momento particolare dopo sconfitta in casa contro la Roma. L’Inter è cresciuta e domani sera è l’occasione per dimostrarlo. Il Torino ha modo particolare di giocare e anche le altre squadre cambiano qual cosina contro il Torino. Noi non cambieremo ma per loro c’è grande rispetto.
Cassano come sta?
“Mi riservo da qui al fischio d’ inizio se farlo partire dall’inizio o no, vedremo cosa succederà”.
Oggi è il compleanno di Josè Mourinho…
“Da qui ai prossimi 100 anni sarà un punto di riferimento per tutti. Gli rifaccio gli auguri, visto che glieli ho già fatti via sms”.
Dove può arrivare realmente questa Inter?
“Vogliamo tornare in Champions, non ho mai parlato di scudetto, ma soltanto di arrivare in Champions League. Fino al fischio finale dell’ultima partita daremo tutto per raggiungere quest’obiettivo”.
Mai pensato allo scudetto?
“Non ci ho mai pensato, siamo lontani dal primo posto adesso ma era sbagliato anche pensarci prima. Dobbiamo fare un passo alla volta”.
Mercato, uscite ed entrate?
“Ieri ci siamo visti col presidente e abbiamo stessi obiettivi vogliamo entrambi far crescere Inter e migliorarla io ho piena fiducia in lui e nei nostri direttori. Obiettivo migliorare squadre. Entrate per migliorare servono giocatori di un livello importante, non a livello numerico se deve arrivare qualche giocatore big altrimenti sto bene con quelli che ho. E allo stesso tempo qualsiasi ipotesi di eventuali cessioni dolorose per me è collegata attorno all’arrivo di qualche calciatore importante che migliori l’Inter. Questo è il pensiero mio e del presidente”.
Coutinho e Alvarez cessioni dolorose?
“Le ho etichettate come dolorose perché sono calciatori che hanno iniziato con noi il progetto, e questo vale anche per Wesley al di là di come è andata. Parlo di dolorose quando mi riferisco a calciatori sui quali lavoravo, lavoro. Il 1 febbraio, a prescindere dai calciatori che ho a disposizione, daremo il massimo per arrivare in Champions. A malincuore potrei anche rinunciare ad un calciatore, a patto che arrivi un calciatore che aiuti la squadra. Paulinho? Siamo al 25 gennaio, i nomi li commenterò il 1 febbraio”.