Sarebbe bello che il 2013 fosse cominciato con una ventata di novità, invece l’inizio del 2013 è una riproduzione di tutti i malanni e le scarsaggini del finale di 2012, lo abbiamo rivisto a Udine, dove si è riproposto un primo tempo bloccato con pochi sussulti, un pacchetto difensivo che se la cava per un’ora, ma poi viene preso d’infilata dai tagli in diagonale degli attaccanti (oggi Di Natale e Muriel, a Roma Klose), un centrocampo mediocre, troppo mediocre, Gargano e Pereira decisi a sbagliare tutti i passaggi e a perdere più palloni possibili, Jonathan che alla scarsità tecnica ci aggiunge anche la scarsa concentrazione, e tant’è ricominciare l’anno con Jonathan ancora in campo produce un effetto di spaesamento, ma d’altronde la sosta non ha portato via nemmeno la barcata di infortunati e indisponibili. In attacco riecco l’involuzione di Palacio che ci accompagna da un mese a questa parte, e gol divorati in maniera sconcertante, dopo Livaya babbo natale con il Genoa, ecco le befane Jonathan e Palacio fallire due gol già fatti ad inizio ripresa. Sempre più evidente che le uniche due fonti di pericolo per le difese avversarie sono Guarìn e Cassano, il primo è l’unico a spezzare i ritmi bassi con le sue giocate di rottura, il secondo ha dispensato 4-5 passaggi illuminanti che non meritavano di essere gettati al vento uno dopo l’altro. L’Udinese ha fatto la sua distinta partita, niente di eccezionale, accorta in difesa e sempre in agguato là davanti, pronta a colpire fulmineamente con Di Natale e Muriel in versione giustizieri.
Le due squadre annunciano due speculari 3-5-2, ma fin da subito si vede che quello dei nerazzurri è un 3-4-1-2 con Guarìn trequartista, Zanetti e Gargano mediani, esterni Jonathan e Pereira, in difesa Cambiasso in mezzo a Samuel e Jesus, in porta torna a Udine Handanovic, in avanti Palacio comincia ala destra non vedendo palla per i primi venti minuti, poi si accentra entrando più nel vivo del gioco. Consueto centrosinistra iniziale per Cassano, che poi svarierà a tutto campo con nel proseguio del primo tempo. Pereira gioca molto alto, ma non riuscendo mai a saltare l’uomo con il passare dei minuti tende a fare movimento verso l’interno. Sull’altro versante Zanetti si sgancia spesso in fascia, con Jonathan che se ne sta molto sulle sue ed è spesso in ritardo.
L’Udinese risponde con il bravo Brkic tra i pali, sempre pronto nelle uscite, il trio difensivo Heurtaux-Danilo-Domizzi, i tre mediani Pereyra, Allan, Lazzari, sulle fasce Basta e l’attivissimo Pasqual, in avanti due punte di movimento come Di natale e Muriel.
Venticinque minuti infarciti di errori nei passaggi da una parte e dall’altra, poi la fiammata, Cassano affetta la difesa con un filtrante, Palacio s’inserisce e solo davanti al portiere va giù in area per l’intervento da dietro con la mano di Domizzi, ma invece arriva il giallo per simulazione. L’Udinese risponde immediatamente con una punizione di Di Natale che si stampa sulla traversa. Altra fiammata verso il 40′, Zanetti sguscia tra due e va al cross basso, libera la difesa, poi break di Gargano che si porta al tiro dal limite, devia Brkic. Ma l’Udinese è sempre in agguato, Handanovic smanaccia in uscita e Samuel devia il pallonetto di Di Natale.
Le cose cambiano ad inizio ripresa, l’Inter si piazza nella metà campo avversaria, ma ricordate l’attacco micidiale di ottobre-novembre? Ora di micidiale ci sono solo i gol mangiati. Cassano dal fronte sinistro fa passare palloni in serie, ma Jonathan riesce a restringere una porta spalancata sbagliando la conclusione da pochi metri, un altro cross basso di fantantonio e la difesa libera, un pallone a Palacio e diagonale deviato. Quindi è il momento di Guarin che va a bruciare l’uomo e ad aprire un’autostrada a Palacio, che comicamente scivola tirando fuori. Certi errori giustamente si pagano e al 63′ Lazzari pesca Di natale, difesa scombinata e Handanovic battuto. Da qui in poi è un macello, Jesus commette un ingenuo fallo da dietro, secondo giallo ed espulsione. Inter che passa al 4-3-2 con Jonathan e Pereira terzini, Udinese invece che passa senza problemi altre due volte, alla mezz’ora percussione di Basta, taglio di Muriel, difesa impietrita e due a zero. Due minuti dopo c’è anche la deviazione vincente ancora di Di Natale. Questo 3-0 non può non far capire che servono rinforzi veri e non rincalzi presi ai saldi.
Bentornato Francesco dopo la sosta. Condivido in pieno,purtroppo, la tua analisi della partita e volevo aggiunger qualcosa di mio, ma poi ho letto l’articolo di Andrea Sorrentino prima della gara e ho pensato che a volte val la pena citare quanto scritto da un giornalistaallorchèriassumemolto bene ciò che ho pensato appena dopo la sconfitta dell’Inter di oggi. Premessa: ricorderai che quando Stramaccioni ricevette l’incarico di allenatore si pensava che avrebbe dovuto essere aiutato da giocatori e Società.Ora e qui comincio a citare l’articolo di Sorrentino su Repubblica: “La vivacità del tecnico interista ha puntellato negli ultimi mesi una rosa sghemba e asimmetrica.Tytti i difensori centrali,tranne Ranocchia, sono mancini, non c’è unterzino destro di ruolo affidabile e oggi il rischio è di rivedere jonathan, non c’è un regista ,offerta per Lodi,, ma neppure un vero mediano di interdizione,non ci sono esterni offensivi e il vice-Milito è arrivato solo adesso: Strama ha attinto alle alchimie tattiche, ma poi non ha potuto nemmeno lui e a Dicembre è sembrato il più stanco.”Tutto da condividere e così, come giustamente titoli, siamo all’ allarme rosso.Parzialmente spiegabili, inotre, i numerosi, troppi infortuni:è solo sfortuna? Non a caso Sorrentino conclude il suo articolo affermando: ” mancano 8 elementi tra cui Obi, uno che a 21 anniè fermo da 8 mesi:uno dei tanti misteri clinici di questo club” !!!
Caro Francesco, speriamo che la Società non solo capisca, ma soprattutto faccia un mea culpa e provveda di conseguenza altrimenti il rischio di un campionato deludente appare notevole.Comunque dobbiamo sperare, siamo ancora alla fine del girone di andata.
Allarme è rosso per prendere provvedimenti! La realtà è emersa in tutta chiarezza nel bene e nel male. La società non puo’ più trovare i “soliti” alibi dell’allenatore: Strama ha fatto finora miracoli e sinceramente fa anche un po’ pena nel vederlo pieno di dolore. Le ha tentate tutte, è riuscito a mascherare problemi di organico; e se non avesse avuto problemi di infortuni, oggi saremmo
minimo a ridosso della Juve. Bisogna dire, e non è un piagnisteo, se non ci fossero stati i tanti problemi arbitrali (gli juventini si stanno lamentando per ieri contro la Samp: cosa direbbero se avessero subito torti a più riprese come l’Inter?), staremmo a lottare per lo scudetto!
Quindi, considerato che abbiamo un organico inferiore a Juve, Roma, Napoli, Fiorentina, Lazio ed anche dello stesso Milan, il bilancio è nettamente positivo. Detto questo, la squadra ha bisogno di rinforzi adeguati. Abbiamo un centrocampo debole, e se dobbiamo “spogliarlo” dell’unico “pensante”,
e cioè Cambiasso, arretrandolo per “emergenza-difesa”, i limiti assumono deficienze gigantesche. Dobbiamo trovare urgentemente un ottimo esterno difensivo di destra ed un grande centrocampista che sappia, insieme a Guarin e Cambiasso, costruire una saldatura della squadra dalla mediana, proteggendo la difesa, ad armonizzarsi con l’attacco. L’Inter è una squadra dal passo lento ( Cassano ed altri), ma ha bisogno di innesti di calciatori vigorosi e intelligenti; altrimenti avremo un bell’affresco in una casa dalle mura cadenti! La Juve, ieri, mancando di Vidal e del suo esterno destro “alla Maicon”, con il solo Marchisio acciaccato, ha trovato la sua tomba come capita all’Inter! Moratti non puo’ più rifugiarsi in acquisti di seconda e terza mano, l’Inter è un malato che ha bisogno di “vitamine” e non di giocatori vecchi. Una domanda: come è possibile spendere dei soldi per un “Pereira” e farsi sfuggire un
“Verratti”? Si parla spesso di “quel giovane talento” o di “quell’altro” per poi non prendere nessuno perchè intanto i prezzi sono lievitati! Ma Moratti crede ancora nell’Inter oppure interessa solo il rientro delle spese? Un vecchio proverbio popolare dice:” Le nozze non si fanno con i funghi”! Eppoi, chiudo con una riflessione: ma questo problema con Sneijder non poteva risolversi in modo diverso? Anche perchè, ho l’impressione, anche se non trapela parola, che questa storia abbia contribuito a creare tensione nella squadra!!! Comunque, se corriamo ai ripari, nulla è ancora perso: tutto è ancora possibile. Scudetto compreso!
Auguri di buon anno a tutti
Auguri di buon anno a tutti
concordo con le vostre analisi, c’è bisogno di una bella sterzata e di innesti importanti, ma temo invece che assisteremo ad un mercato di acquisti last-minute ai saldi.
In precedenza ho parlato di “scudetto ancora possibile”. Ma è solo una speranza molto fallace. L’Inter doveva perseguire un investimento su giovani talenti, invece seguitiamo a prendere vecchi. Saponara è l’ultimo caso docet. Non prenderemo nessuno di importante nemmeno questa volta. Alla fine finiremo per acquistare qualche mediocre “last-minute” come dice Francesco per pagarlo persino troppo caro. Negli ultimi anni anni abbiamo preso tante “mezze-figure” da spendere soldi inutilmente. Tanto valeva riprendersi un Balotelli. Alla luce di tutto questo non vorrei che alla fine si scaricassero tutti i problemi addosso a Strama. Ho visto che in un sondaggio i tifosi danno la colpa al 50% all’allenatore (veicolati, secondo me, da una stampa che non ci è mai favorevole): questo non è positivo. Sappiamo bene che il troppo amore dei tifosi spesso li spinge alla coglionaggine, ma non dobbiamo cadere in questo tranello. Bisogna arrabbiarsi con i Branca e complici, Moratti compreso, per la dabbenaggine dell’inconsistenza operativa nella scelta degli acquisti. Quindi, inutile illudersi: ci hanno tolto anche la speranza. L’unico trofeo che potremmo vincere è la coppa del nonno. Faremo qualche grande risultato sporadico, come è stato con la Juve, Milan….ma non avremo mai la continuità. La nostra Inter, è una macchina per le corse brevi, perchè i suoi “cavalli”, non hanno la forza per le lunghe distanze. Mi auguro di sbagliare e sarei pronto a cospargermi la testa di cenere ma: tant’è!
Un abbraccio a tutti!
Purtroppo al momento persino Schelotto e Lodi risultano troppo cari e la società ha rimandato a giugno l’acquisto di un fantomatico top-player..