Nebbia, turnover e Palacio portiere

Nebbia e turnover per la prima serata di coppa Italia della stagione. Se il turno a eliminazione diretta ha reso più interessante questa competizione, concentrarla tra le serate di dicembre e gennaio è un’altra trovata geniale, inoltre giocare in casa della più forte garantisce la cornice degli stadi vuoti. Si rivedono in campo Castellazzi, Silvestre, Chivu, Jonathan, Mariga, Duncan e Alvarez. Dei titolari ci sono solo Jesus, Nagatomo, Palacio e Cassano. Chivu imposta tutte le azioni nei primi minuti, poi questa responsabilità la prenderà anche il bravo Duncan. Il Verona conquista qualche calcio piazzato senza frutto. E’ 3-4-3, ma in in fase difensiva diventa 4-4-2 con Jonathan e Alvarez che scalano. 13′, serpentina di Alvarez che apre per Palacio, contratto in area. 15′ gioco fermato per l’arrivo del fumo dei lacrimogeni da fuori lo stadio, in arrivo l’ignoranza dei tifosi ospiti, relegata nelle serie minori, è la grande occasione per farsi notare. L’asse Grossi-Halfredsson sulla sinistra mette in difficoltà l’Inter. 22′ Grossi riparte, riceve Cacia che manda fuori giri Chivu, tiro a virgola fuori di poco. Il Verona difende con un murato 4-5-1 e poi distende le due ali in fase offensiva. Dopo il 20′ finalmente un paio di azioni consecutive dell’Inter, Cassano mette giù e filtra per Nagatomo, cross basso allontanato dalla difesa. 30′ Doppia triangolazione Alvarez-Cassano, il barese messo giù, raccoglie Palacio, che insacca, ma Rocchi aveva già fermato il gioco. La punizione Cassano la manda fuori di poco dopo aver aggirato la barriera. Nel Verona il movimento è sempre lo stesso, Grossi si accentra e Halfredsson va verso l’esterno a supportare l’azione e portare via un uomo. Nel finale ancora sodalizio Nagatomo-Cassano, palla ad Alvarez che chiede lo scambio a Palacio che lo porta davanti al portiere, tiro respinto, prima nitida occasione.

 

Nell’intervallo ricompare dalla nebbia il bambino Filippo con un nuovo cartello, per il suo compleanno vuole una vittoria. L’inizio del secondo tempo vede Guarin in campo al posto di Mariga, molto macchinoso e falloso. L’inizio della ripresa è di quelli da non attardarsi al bar, comincia il Verona con un tiro di Carrozza deviato da Castellazzi, ribaltamento di fronte e Alvarez cerca il primo palo chiuso da Rafael. Al 49′ Guarin in scivolata su Moras ruba palla e crea una situazione di campo aperto, palla a Cassano che mette a sedere il portiere e infila docile, uno a zero. 52′ Ancora Alvarez imbeccato sempre da Cassano trova la risposta pronta di Rafael. 53′ Entra Bojinov per Grossi, giusto in tempo per vedere la gran punizione di Guarin, che con l’aiuto della barriera spiazza il portiere sbatte sulla traversa bassa e va in rete. 54′ Zanetti per Jesus e Stramaccioni cambia disposizione, difesa a quattro con Zanetti e Nagatomo terzini, Alvarez a centrocampo a sinistra. Intanto l’Inter continua a giocare a varchi aperti, tocca a Palacio cercare il gran gol, vola anocr Rafael. Cassano diverte e fa divertire, al 65′ vede Zanetti dall’altra parte e lo trova, la scoccata del capitano è fuori. Dopo un’altra occasione per Palacio si rivede il Verona, il redidivo Bojinov si libera molto bene in area ma poi spara alta da sottoporta. 74′ Applausi per Cassano che esce ansimante ed entra Pereira. Terzo cambio effettuato e due minuti dopo Castellazzi s’infortuna: Boijnov serve Cacia e Castellazzi alza in corner alla grande, ma riaccusa un dolore alla spalla già avuto in precedenza. Non resta che mandare un giocatore in porta, ci va Palacio e tutti indietro con due linee compatte. Passano i minuti e il Verona non riesce a tirare, poi a ridosso del 90′ arrivano i due tiri, prima un colpo di testa di Bacinovic e parata in presa del nuovo portiere, ovazione di S.Siro. Al 90′ invece Palacio vola per davvero su un altro colpo di testa, e poi se la ride, ma che parata. Stramaccioni ama cambiare modulo e disposizione dei giocatori, ma a Palacio portiere non ci aveva pensato nemmeno lui, finisce a porta inviolata, l’Inter passa il turno.

 

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