Il caso Sneijder non decolla, sì va bene tiene banco certo, riempe le pagine d’accordo, se ne parla, eppure si sgonfia prima di prendere il volo, si mettono in tanti a dargli fiato, ma si ferma a metà rincorsa. D’altronde era partito col piede sbagliato, innescato dalla stessa Inter che per bocca di Branca lo aveva rivelato ai media spiazzati, che non avevano anticipato nulla, seppur semiavvisati poche settimane prima dalla vicenda del twitter vietato al giocatore olandese. Eppure un infortunio muscolare che si prolunga per due mesi sembra un tantinello anche per il prudentissimo staff medico nerazzurro, e invece niente, tutti narcotizzati dalle disquisizioni tattiche di Stramaccioni. E così l’Inter, invece di smentire goffamente il caso come da copione, lo spiattella davanti all’ignara stampa. E ora? Beh si fa lo stesso, si comincia, il caso del ragazzo olandese privato della gioia di giocare e mobbizzato da un presidente feroce e senza scrupoli, e il sindacato italiano dei calciatori che tace, non fa nulla. Indignazione forte. Veramente Sneijder si allena regolarmente coi compagni, sì ma è tutta una messinscena. La partecipazione del pubblico però è scarsa, d’altronde non è facile creare empatia quando si parla di un contratto di 6 milioni all’anno che l’Inter propone di spalmare al giocatore, il quale trapela che rifiuta ogni dialogo e che lui spalma solo il burro. C’è poi chi segue la pista della mafia argentina, perchè lui sì e Cambiasso no? Che guadagna la metà di Sneijder. Come se non bastasse Moratti prende la perfida strada dell’ONU e se ne va a New York a presentare Inter Campus, il progetto che fa giocare a calcio diecimila bambini nei posti più disastrati del mondo. E nessuno che ha il coraggio di dir nulla, in pochi denunciano l’odioso doppiopesismo, facile fare il filantropo coi bambini angolani e poi prendersela coi bambini olandesi. Ci vorrebbe un intervento autorevole, e finalmente arriva. E’ il sindacato mondiale che avvisa l’Inter e tuona contro il sopruso. Il sindacato mondiale. Dei calciatori. Però Mondiale.