E’ uno Spalletti che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi e allora dopo la “sbroccata” di domenica dopo il pari con il Napoli non poteva mancare lo scontato e già visto atteggiamento più conciliante alla conferenza successiva (per poi “risbroccare” la volta dopo). Il tecnico toscano si presenta al Media Centre di Appiano in modalità voce bassa e tono soffuso, ma non umile e infarcito di sorrisetti sarcastici da elargire a destra e a manca. Il suo messaggio è come sempre contraddittorio o se vogliamo meglio dire doppio: da una parte nega di aver detto che la sua squadra ha poca qualità, è stato interpretato male, spiega che intendeva dire incostante, ma con il Napoli ci ha messo qualità, ma poi sferra il colpo di coda finale e torna dire nell’ultima risposta – come aveva effettivamente detto nel postpartita domenica sera – che la squadra è stata brava nella compattezza difensiva e quindi nell’organizzazione (quindi merito suo), ma non ha avuto qualità nelle ripartenze (colpa dei giocatori), così come passa dal dire che con le big l’Inter è stata quasi perfetta, ma proprio al termine di queste partite aveva sempre fatto le critiche più dure alla squadra, dallo 0-0 all’andata al San Paolo, a quello al ritorno passando per quello dello Juventus Stadium. In questo modo chiunque può scegliere la risposta che preferisce. Ma rivediamo le sue parole alla vigilia di Samp-Inter (12.30):
“La champions passa sopratutto da questa partita con la Samp, che fa un calcio moderno, allenatore e staff preparatissimi, stadio dove sono stati raccolti pochi punti dalle squadre in trasferta, noi abbiamo bisogno di prestazioni e di punti”.
“Ho detto poca qualità dei miei giocatori? E’ un problema vostro, non nostro, forse noi si va alla ricerca di buttarci dentro più caratteristiche, affinchè la somma faccia una squadra fortissima. Noi dentro la qualità, il carattere, dobbiamo avere quel passo lì e quel modo di interpretare che non sempre abbiamo”.
“Scelte per domani in formazione? Si sceglie in base a chi sta un pochino meglio, a chi riesce a metterci più qualità perchè questa partita qui ci può fare guadagnare molto”.
“Io ho un contratto di due anni e devo dimostrare di poter stare in un club così, con dirigenti competenti come Sabatini e Ausilio, io non ambisco ad allenare la squadra virtuale, ma la formazione vera”.
“Probabilmente non sono stato all’altezza di trovare la risposta del fatto che noi in delle partite riusciamo ad essere quasi perfetti come con Napoli, Juventus, Roma, con tutte le squadri nobili siamo stati all’altezza della situazione, in altre partite siamo stati al di sotto del nostro massimo, segno che devo lavorare meglio”.
“Perisic l’ho sempre visto abbastanza sereno e tranquillo, anche in allenamento l’ho visto fare i suoi colpi, c’era anche Crespo a guardarlo ieri, e quindi ci vado a insistere, perchè io uno come Ivan lo voglio nella mia formazione e bisogna supportare e basta, andare avanti, ho fiducia nel ragazzo, nel calciatore, nella persona, che è una grande persona, e poi in fondo al campionato se non ha dato i risultati è chiaro che mi si può fare tutte le domande che si vuole”.
“Abbiamo delle caratteristiche che non ci permettono di fare un gioco spumeggiante, ma in certe partite lo abbiamo fatto, nelle ultime partite ho visto cose differenti”.
“Con il Napoli noi ne abbiamo riconquistate tante di palle, loro ne hanno perse poche, noi ne abbiamo perse tante, loro ne hanno riconquistate poche, le abbiamo perse noi”.