L’Inter a Parma tra dubbi e certezze

Il Tardini di Parma
La Juve ha fatto un punto nelle ultime due partite di campionato, e quattro nelle ultime quattro. L’Inter due mesi fa vedeva il secondo posto come un posto esotico, ora in un lunedì sera poco esotico si trova alle prese con l’onere-onore di poter dare competività alla serie A e di non potersi accontentare di fronte alla frenata dei bianconeri. Le certezze per Stramaccioni sono in difesa, con Samuel e Ranocchia completamente ristabiliti, anche se Jesus deve riprendersi da qualche uscita lunatica. Altre certezze in attacco con Palacio, che è riuscito a dare indicazioni positive persino nella bucherellata trasferta di Kazan. Ma incognite sulla condizione di Milito, una settimana sarà stata sufficiente a ritrovarsi? Sugli esterni certa è la presenza di Zanetti e Nagatomo. E’ in mezzo che bisogna fare i conti con le assenze di Mudingayi, Obi e lo squalificato Gargano, oltre a Stankovic, dove Guarìn non è al meglio e Cambiasso viene da due partite in flessione. Strama deve decidere se schierare tre mediani o due mediani e un trequartista, uno tra Alvarez e Coutinho.

Il Parma di Donadoni è senza il suo regista Parolo, ma sta facendo un buon campionato con il 3-5-2 collaudato dalla scorsa stagione, e Valdes potrebbe essere un ottimo sostituto. Valdes, come Marchionni, è un’ala reinventata sull’interno. Sulle ali ci vanno Rosi e Gobbi. In avanti Amauri e l’ex Biabiany, quello che può dire di aver segnato in una finale di intercontinentale. Dietro grande esperienza con Zaccardo, Paletta e Lucarelli e Mirante tra i pali.

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