L’Inter batte il Benevento 2-0 grazie ai gol di Skriniar, Ranocchia e alla scelta suicida di De Zerbi di difendere a zona sui corner. Dodici i gol segnati di testa dall’Inter in questa stagione e undici quelli subito in questo modo dal Benevento. Primo tempo senza tiri in porta per i nerazzurri, meglio nella ripresa.
Assistendo al primo tempo la domanda è questa: O il Benevento è diventato il Real Madrid o i giocatori dell’Inter si sono trasformati nei birilli da allenamento. L’Inter è oggettivamente brutta da vedere, con errori tecnici nei passaggi, difficoltà nei corpo a corpo, lentezza in fase di transizione e gli attaccanti che scappano in avanti senza mai venire incontro mettendo in difficoltà difensori e centrocampisti, oltre a finire spesso in fuorigioco. Il Benevento si difende con un lineare 4-4-2 (Puggioni; Sagna, Djimsiti, Tosca, Letizia; Brignola, Sandro, Viola, Djuricic; Coda, Guilherme), come il Genoa sabato scorso e tanto basta per non andare in difficoltà, le sue ripartenze poi rischiano di far male con Handanovic che ci mette una pezza, ma in realtà a tratti i giallorossi non si limitano a ripartire ma palleggiano con calma olimpica e fanno correre a vuoto i nerazzurri attraverso una lunga sequela di passaggi. I giocatori ospiti sembrano fare leva sul clima di contestazione dei tifosi di casa per acquisire sicurezza. Il primo tempo si chiude tra i fischi.
Nella ripresa si ripropongono certe situazioni, la facilità di palleggio dei beneventani scaturisce dal “finto” pressing dei giocatori dell’Inter, che non vanno mai addosso all’avversario, ma frenano la corsa a cinque metri dall’uomo. Coda ha una clamorosa occasione in contropiede scheggiando la traversa. I nerazzurri giocano con un 4-3-3 (Handanovic; Cancelo, Skriniar, Ranocchia, D’Ambrosio; Vecino, Gagliardini, Rafinha; Candreva, Eder, Perisic). I due centrali in fase d’impostazione sono letteralmente abbandonati, tutti scappano in avanti e si nascondono, nessuno viene incontro, la squadra è lunghissima e sfilacciata, il solo Rafinha cerca talvolta di farsi vedere. Al 66′ Spalletti toglie Rafinha per inserire Karamoh, i nerazzurri si schierano con un 4-2-3-1 dove Candreva fa il trequartista di centro (Handanovic; Cancelo, Skriniar, Ranocchia, D’Ambrosio; Vecino, Gagliardini; Karamoh, Candreva, Perisic; Eder). L’ingresso di Karamoh accende subito la luce, il francese va a conquistarsi immediatamente un calcio d’angolo, lo batte Cancelo e Skriniar sul secondo palo incorna da dietro, sfruttando la statica difesa a zona del Benevento portando in vantaggio i nerazzurri. Tre minuti dopo contropiede, Eder ritarda il passaggio a Karamoh, ma quantomeno strappa una punizione dalla trequarti destra: Ancora Cancelo alla battuta e ancora difesa a zona sorpresa, questa volta dalla bella torsione di Ranocchia. L’Inter si distende per qualche minuto, Candreva in mezzo al campo sembra decisamente più a suo agio e smista degli interessanti palloni, ma la squadra si blocca di nuovo, nonostante il Benevento rimanga in dieci per la doppia ammonizione di Viola. Entrano rispettivamente Brozovic e Diabatè, preoccupante vedere la squadra ancora impaurita asserragliata in difesa, poi l’arbitro fischia la fine. Ora il derby.
INTER-BENEVENTO 2-0
MARCATORI: 66′ Skriniar, 69′ Ranocchia
INTER: 1 Handanovic; 7 Cancelo, 13 Ranocchia, 37 Skriniar, 33 D’Ambrosio; 11 Vecino, 5 Gagliardini; 87 Candreva, 8 Rafinha (66′ 17 Karamoh), 44 Perisic (81′ 77 Brozovic); 23 Eder. A disposizione: 27 Padelli, 89 Pissardo, 2 Lisandro, 9 Icardi,20 B. Valero, 21 Santon, 25 Miranda, 29 Dalbert, 99 Pinamonti.
Allenatore: Luciano Spalletti
BENEVENTO: 81 Puggioni; 83 Sagna, 6 Djimsiti, 16 Tosca, 3 Letizia; 30 Sandro (66′ 4 Del Pinto), 14 Viola; 99 Brignola, 66 Guilherme, 31 Djuricic (46′ 8 Cataldi); 11 Coda (85′ 25 Diabatè). In panchina: 22 Brignoli, 18 Gyamfi, 20 Memushaj, 21 A. Costa, 23 Venuti, 26 Parigini, 29 Billong, 33 Iemmello, 87 Lombardi.
Allenatore: Roberto De Zerbi
Arbitro: Pairetto. Assisenti: Longo, Santoro. Quarto uomo: Sacchi. Var: Maresca, assistente Fiorito
Note
Spettatori: 47.157
Espulso: Viola all’81esimo per doppia ammonizione.
Ammoniti: Candreva (I), Ranocchia (I), Viola (B), Del Pinto (B)
Corner: 5–1
Recupero: 1°T 0′, 2°T 4′.