La società più buonista del mondo diventa più cattiva di Briatore e mette fuori squadra il suo n.10, Wes Sneijder. Tempi che cambiano. Una situazione analoga si era verificata quest’estate con Julio Cesar, la società che propone una riduzione dell’ingaggio al giocatore, il giocatore che non accetta e tenta qualche sortita mediatica, la società che lo mette fuori squadra. Con la differenza che in questo caso l’Inter mette le cose allo scoperto con dichiarazioni senza precedenti del dt Branca. E Stramaccioni rincara la dose sul piano tecnico affermando “adesso c’è la mia posizione, e l’allenatore decide di non utilizzare il giocatore per una scelta tecnica per quello che vedo sul campo e respiro qui in Pinetina.” Chiaro che Sneijder non è diventato scarso, di scarso sul campo non ci può essere che l’impegno del giocatore. Improbabile che Sneijder accetti una riduzione del 30% dell’ingaggio, a questo punto la rottura potrebbe essere più legata allo scarso gradimento per la destinazione Azhni da parte di Sneijder, mentre l’impressione è che l’Inter non aspetti altro che replicare l’affare-Eto’o con i russi. Questa volta però in caso di cessione andrà sostituito degnamente.