La Spal raggiunge l’Inter al 90′ con Paloschi, dopo che i nerazzurri erano passati al 47′ su autorete di Vicari. Vincente la strategìa di Semplici che ha tenuto botta non disunendo la squadra sullo 0-1 e poi ha tentato il tutto per tutto nel finale con tre punte. L’Inter non vince da due mesi.
Spal che difende alzando Felipe su Candreva e Cionek su Perisic, Vicari rimane su Icardi e Viviani fa il libero alto, mentre Schiattarella va su Brozovic e Grassi su Vecino, Kurtic e Antenucci schermano Borja Valero e sulle fasce Lazzari duella con Cancelo, Mattiello con D’ambrosio. Inter che gioca di fatto con un 4-3-3 dove Brozovic fa la mezz’ala sinistra. Compiti difensivi dei padroni di casa facilitati dalla manovra lenta dell’Inter, compitino dell’Inter a cui risponde il compitino della Spal, non c’è ritmo, i passaggi sono masticati, le posizioni non interscambiabili, la Spal si limita a difendere dopo qualche sortita nei primi minuti, solo Candreva e Vecino ruotano le posizioni creando qualche difficoltà e una sola nitida occasione, supportati da Valero e D’ambrosio, a sinistra invece non c’è intesa tra Cancelo, Brozovic e Perisic con Valero che non sostiene questo fronte di campo, Icardi si limita a stazionare sulla linea difensiva biancoazzurra. Si chiude il tempo con due lisci clamorosi di Perisic e Skriniar in area spallina.
Al ritorno in campo c’è Eder al posto di Candreva e l’Inter torna ad un 4-2-3-1 più chiaro, anche se ovviamente il neoentrato svaria di più, mentre Leonardo Semplici allarga Kurtic sulla sinistra in modo da limitare le sortite di Vecino dando un supporto a Grassi. Il gol dell’Inter è immediato, frutto di una maggiore spinta, di maggiore movimento e di una bella sortita di Cancelo che crossa e trova la clamorosa deviazione di Vicari nella propria porta. Vecino va vicino al raddoppio due volte, mentre la Spal mantiene l’ordine passando al 4-5-1 (Meret; Cionek, Vicari, Felipe, Mattiello; Lazzarri, Schiattarella, Viviani, Grassi, Kurtic; Antenucci), che diventa un 5-4-1 quando l’Inter attacca da destra con Lazzarri che si abbassa e Cionek che stringe in area, altrimenti Lazzarri si alza su Cancelo e Cionek si allarga su Perisic se l’Inter attacca da sinistra. La strategìa di Semplici è chiara, tenere il campo, rimanere in partita e poi tentare il tutto per tutto nel finale. E infatti la prima mossa arriva al 75′ con l’ingresso della seconda punta Paloschi al posto di Schiattarella passando al 4-4-2, poi il terzino più offensivo Costa prende il posto di Mattiello, i biancoazzurri prendono terreno e iniziano a rendersi pericolosi, poi si avanza ancora all’86’ con l’ingresso della terza punta, l’ex interista Bonazzoli ed è un 4-3-3 a cui Spalletti risponde invertendo il triangolo di centrocampo togliendo il vertice alto Brozovic e mettendo il perno basso Gagliardini per un 4-3-3 a specchio. Alla fine il pareggio spallino arriva sugli sviluppi di un calcio piazzato e di una pressione fattasi costante, Paloschi fa un gol dei suoi da rapace dell’area di rigore e Spalletti tenta di raddrizzare la partita facendo esordire Rafinha al posto di Valero, ma ormai non c’è più tempo.
SPAL-INTER 1-1
SPAL: 97 Meret; 4 Cionek, 23 Vicari (86′ 9 Bonazzoli) 27 Felipe; 29 Lazzari, 28 Schiattarella (75′ 43 Paloschi) 77 Viviani, 88 Grassi, 14 Mattiello (83′ 33 Costa); 19 Kurtic; 7 Antenucci. In panchina: 1 Gomis, 92 Marchegiani, 21 Salamon, 15 Vaisanen, 6 Cremonesi, 85 Dramé, 25 Everton Luiz, 24 Vitale, 10 Floccari.
Allenatore: Semplici.
INTER: 1 Handanovic; 7 Joao Cancelo, 37 Skriniar, 25 Miranda, 33 D’Ambrosio; 11 Vecino, 20 Borja Valero (91′ 8 Rafinha); 87 Candreva (46′ 23 Eder), 77 Brozovic (86′ 5 Gagliardini), 44 Perisic; 9 Icardi. In panchina: 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 2 Lisandro Lopez, 21 Santon, 55 Nagatomo, 29 Dalbert, 17 Karamoh, 99 Pinamonti.
Allenatore: Spalletti
Arbitro: Giacomelli. Assistenti: Liberti – La Rocca. Quarto uomo: Illuzzi. Var: Fabbri, assistente Abbattista.
Note
Ammoniti: Paloschi (S)
Corner: 4-6
Recupero: 1°T 2′, 2°T 4′.