E’ uno Spalletti scatenato quello che si presenta ai microfoni di Sky, Mediaset e in conferenza stampa al termine del pari con la Roma. Tira frecciate alla società, chiede un rinforzo a metà campo, accusa i giocatori di scarso carattere, il tutto come sempre negando di dire quello che sta dicendo, mentre lo sta dicendo. Una raffinatezza mediatica da politico navigato, come la capacità di pilotare la parte più viscerale del tifo nerazzurro attraverso il consueto aspro attacco ai giornalisti, in particolare gli inviati di Tuttosport e Mediaset, artatamente presi di mira per riempire la pancia del tifoso militante e vedovo di Mourinho. Intanto il banchetto è preparato, se le cose andranno bene sarà tutto merito suo, nonostante questi giocatori “scarsi e senza carattere”, questa società, mentre se le cose vanno male lui non avrà nessuna responsabilità. Un capolavoro mediatico. Ma le sue parole sono tutte da leggere, ecco quanto il tecnico dichiara a Sky:
“Non mi sono mai lamentato con questa società e avrei anche qualche possibilità di farlo, a un certo punto abbiamo dovuto smettere di fare mercato e siamo rimasti con la squadra che avevamo, ora la squadra denota che nel mezzo ci vorrebbe un giocatore che abbia la forza e il livello di calcio di poter lottare per dei primati importanti”.
Ed ecco quanto riferisce in conferenza stampa:
“Diventiamo timidi, viene questo scoramento, sembra di non avere il carattere di stare a questi livelli. Come si risolve il problema? Si prende chi gioca così e non lo si fa giocare più. Se uno non è da Inter, non gioca nell’Inter”.
Parole pesantissime, ma che nel frattempo i suoi adoranti corifei negheranno abbia mai detto o negheranno vadano interpretate nel senso più ovvio in cui possano essere interpretate.