Un tempo era Mauro Suma, l’emblema del giornalista-tifoso asservito, adoratore del Re Sole, Emilio Fede del mondo calcistico, Tg4 a livello locale, ormai lo conoscete tutti, 30 anni di onorata carriera aziendalista rossonera su Milan Channel e le Tv lombarde. E noi qui dall’altra parte, convinti e sicuri di essere diversi, pronti a ridere dei gonzi creduloni che si bevevano la propaganda, orgogliosi della nostra storia e diversità, del nostro ironico incedere, delle nostre eccelse capacità intellettive e della nostra presunta superiorità morale, ignari di quello che stava per succedere. No, noi non siamo come loro, ci ripetevamo, ci cullavamo tra di noi, e invece, improvvisamente, un giorno, sono spuntati come funghi, sì proprio loro, i Mauro Suma interisti! Cioè delle versioni di Mauro Suma, ma in salsa interista! Sarà stato il triplete, sarà stata la voglia di scimmiottare Mourinho, sarà stato quel non so che, ma su web e Tv locali è stata un’epidemia. Può avere l’accento pugliese o bresciano, il modo da prete o da cavernicolo, ma una cosa è certa: Donne, è arrivato il Mauro Suma interista talebano, con la sciabola e il corano, a caccia dell’interista miscredente, pronto a bollare ogni critica come voce del nemico, sempre sull’attenti a difendere capitano, allenatore e presidente, più caporale che tenente, l’interista talebano è più solerte del sagrestano, sempre a caccia del dubbioso, ossessionato da quello che dicono tifosi avversari e stampa nemica, ha inventato la caccia alle streghe preventiva e se tutto va bene attacca quei interisti che un giorno dubiteranno “alla prima sconfitta”, fa il processo interno a chi un giorno farà i processi, perchè dell’Inter si è autonominato il baluardo e di lui le donne ammiran la testa di biliardo. Ma noi cosa abbiamo fatto per meritarci tutto questo? Perchè siamo diventati come tutti gli altri? Domande senza risposta.
Il pezzo è satirico, se ti riconosci nell’interista talebano non te la prendere, c’è un Mauro Suma dentro ognuno di noi!