Alla vigilia del derby d’Italia Spalletti imposta una conferenza all’insegna della tranquillità e dell’equilibrio. Risponde così con stile alle consuete provocazioni e cadute di stile che arrivano dal mondo bianconero, inutile caricare troppo una partita e un clima già carico di suo, rischiando di mandare fuori giri i ragazzi, “che assorbono tutto”. Il dialogo con i giornalisti diventa così uno slalom per nascondere le scelte di formazione ed eventuali scelte tattiche. Il tecnico di Certaldo allora garantisce che Santon è perfettamente in grado di marcare Cuadrado e D’Ambrosio lo stesso su Mandzukic, garantisce che contro la Juve c’è bisogno di fisicità e lotta sui calci piazzati, ma non per questo si dice disposto a rinunciare a Borja Valero. Allo stesso tempo dichiara sia che la squadra dovrà osare di più rispetto all’altro big match con il Napoli giocato in ottobre, ma allo stesso tempo avverte che non bisogna partire a spron battuto. Nessuna mossa particolare, si va a Torino con la propria identità, consapevoli che il campionato è lungo e ci vorrà equilibrio qualsiasi sarà il risultato, ma attenzione a recepire i cambiamenti che ci saranno a gara in corso. Spalletti si aspetta le mosse di Allegri e prepara le contromosse. Ecco le dichiarazioni del tecnico:
“Non andiamo a Torino per vedere che squadra siamo, noi sappiamo chi siamo, andiamo a Torino per fare più punti possibile. Noi andiamo a giocare con la squadra che ha vinto gli ultimi sei scudetti, sappiamo l’ostacolo che abbiamo di fronte, però noi abbiamo costruito una nostra identità, una nostra forza e la vogliamo mettere in campo, poi sarà il campo se è abbastanza per battere la Juventus”.
“Brozovic? Doveva togliere equilibri con il Chievo, ma così non è stato. Ho cinque titolari, farò delle scelte, ma non boccio nessuno.”
“Non dobbiamo inventarci niente, dobbiamo ripetere quello che abbiamo fatto. Non tireremo a campare in questa partita qui, noi andremo a tirare a vivere. Abbiamo molte certezze, i nostri equilibri, la scelta dei momenti della partita.”
“Allegri è bravissimo a cambiare in corso, a cambiare modulo durante la partita, le nostre reazioni dovranno essere immediate”.
“Non è una partita che cambia quelli che devono essere pensieri, obbiettivi, modi, la strada è lunga, c’è da tenere nervi saldi, equilibrio, personalità”.
“Giornalista bianconero che ha detto interisti nelle fogne? Dobbiamo mantenere lucidità, proprio per l’importanza della partita, proprio per l’insidia di caricarla troppo, questi ragazzi assorbono tutto, di conseguenza bisogna avere una testa pensante quando facciamo dei piani di azione perchè potrebbe diventare un limite arrivare con il braccio alzato, pronti ad attaccare a spron battuto. La squadra si è allenata bene, ha la personalità per saper scegliere che maschera mettere durante le partita e daremo il massimo per noi e per tutti quelli che hanno a cuore l’Inter. Per quanto riguarda i messaggi brutti ricevuti, credo che più che agli interisti lui dovrebbe chiedere scusa a tutti quelli che sono stati costretti a nascondersi nelle fogne.”
“Loro sono una squadra fisica e forte sulle palle inattive, hanno calciatori che fanno gol indirettamente e hanno poi anche la possibilità di andare a concludere di testa per fisicità, per cui avere una squadra fisica, tonica, d’impatto può creare sicuramente un vantaggio”.
“Alla Juve toglierei Allegri, è il più bravo di tutti a interpretare le partite, è innovativo nel cambiamento repentino.”
“Attaccare rispetto di più alla gara con il Napoli? Nell’analisi che si fa nel postpartita io ho riportato questo aspetto che sì è stato un buon risultato ma in determinati momenti potevamo osare di più e i video analizzati hanno confermato le mie impressioni”.
“Vecino è recuperato e disponibile”.