Una partita viva di fisicità vista dal vivo, rivedendola in tv con qualche errore tecnico di troppo, sopratutto nel primo tempo. Questa è stata Inter-Toro, “muscoli della storia” qualcuno aveva detto alla vigilia e così è stato, con Rincon assatanato su Borja Valero, Obi e i tanti ex convinti a fare bella figura, ma nella ripresa è stato spettacolo, i torelli di centrocampo granata oggi in maglia oro hanno un po’ mollato, Vecino ha potuto liberarsi e l’ingresso di Eder ha dato il trampolino di lancio ai nerazzurri, intanto passati ad un iperoffensivo 3-5-2, con Perisic quinto di sinistra e Candreva primo da destra, di fatto un un 3-3-4, ma il pari non era preventivato, l’Inter scopre anche la sfortuna, con la traversa di Vecino, che fa il paio con il trittico di legni con la Samp, si pareggia la fortuna con Roma e Bologna, si conferma il gol nell’ultimo quarto d’ora, si pensa a riposare, dopo cinque formazioni identiche consecutive, ma straordinari sopratutto per italiani e croati, chiamati agli spareggi mondiali, ci si interroga, dove andrà quest’Inter delle otto vittorie e tre pareggi, che un tempo avrebbe voluto dire primato con record, oggi è solo terzo posto, quindi correre, correre, mai piangere, amala, sostienila.