Le parole di Xi Jinping al momento dicono poco sul futuro dell’Inter

Il leader assoluto Xi Jinping.

Si è aperto il congresso del Partito comunista cinese, al potere in Cina da 70 anni. Il segretario Xi Jinping ha fatto il suo primo discorso di apertura. Dai succinti resoconti di stampa traspare poco e appare difficile interpretare un discorso che come nella tradizione di partito non è diretto e avanza per linee generali. Xi Jinping ha parlato di una Cina sempre più aperta, ma questo non vuol dire necessariamente apertura agli investimenti esteri delle aziende cinesi come qualcuno ha ipotizzato, ma al contrario sembra significare più apertura agli investimenti delle aziende occidentali in Cina, se lo rapportiamo alla definizione del paese come “ancora in via di sviluppo e nelle prime fasi del socialismo”, quindi necessitante di una fase ancora aperta al mercato. Al momento quindi non traspare nulla e si sa solo che questo congresso potrebbe sancire un potere quasi assoluto da parte del segretario Xi, che nel frattempo ha eliminato vari oppositori politici con il pretesto di campagne anticorruzione e moralizzatrici. Verrà eletto l’elefantiaco comitato centrale del partito, che è l’equivalente di una sorta di parlamento, ma in realtà non conta nulla e non si riunisce quasi mai. Le vere decisioni vengono prese nel ristretto politburo del partito, un comitato direttivo i cui componenti potrebbero essere in buona parte sostituiti per limiti di età, in base a chi ne farà parte si capirà la linea politica, economica e internazionale del regime. Al momento quindi la posizione di Zhang Jindong, il patron dell’Inter, non è chiara, anche se in queste ore ha già rilasciato delle scontate dichiarazioni di fedeltà al partito e di ammirazione per il leader supremo. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà e quali ripercussioni ci saranno per l’Inter.