La strategia di marketing di Suning

Oggi parliamo di marketing e ovviamente di Inter. Dopo la nomina di Antonello come CEO, all’interno di una strategia mondiale della Società e del suo Brand, registriamo in questi giorni un’operazione chiaramente in linea con questi obiettivi e cioè di mantenere contatti con milioni di fan nerazzurri nel mondo. Va letta infatti anche in questa ottica l’acquisto da parte di Suning dei diritti tv per il mercato cinese delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2018-2021, oltre che dei principali campionati europei. E’ il segnale di un modello adottato dalle grandi multinazionali e che viene denominato Business Model, soprattutto finalizzato all’inizio di una grande operazione di marketing chiamata Brand Extension. Cosa vuol dire? Si parte dal brand “iniziale” – in questo caso Inter – e lo si usa per venderlo in altri settori più estesi e in funzione di una commercializzazione che si ritiene possa dare guadagni. Nel mondo del calcio esistono già Società calcistiche che hanno adottato questo sistema e quella che è diventata la più grande, una specie di “macchina da soldi”, un vero modello, è il Manchester United. Come funziona: ha usato un modello tipicamente americano, non a caso proprietaria è la famiglia americana Glazer dal 2005, che ha puntato sulla diversificazione del business, proiettato sulla brand extension e lo sfruttamento commerciale del nome Manchester United. ‎Lo United è stato precursore di strategie di marketing su scala globale, degne di un’azienda corporate, applicate all’industria calcistica. Cosa ha fatto specificamente lo United e che in un futuro potrebbe fare l’Inter: La creazione di una vera e propria macchina commerciale che continua a produrre sponsorizzazioni, merchandising, partnership e tournée milionarie. Attenzione, non si tratta di modelli da sceicchi o da oligarchi perché si usa la Società, meglio il suo brand, come una impresa di entertainment che cerca profitti e pensiamo, anzi siamo certi, che è la strada intrapresa da Suning per la Brand Extension dell’Inter. Da notare che è una strategia di marketing che assolutamente prescinde dai risultati calcistici in quanto i Red Devils non hanno ottenuto grandi risultati negli ultimi anni, sia in Inghilterra che a livello internazionale! Ovviamente come tifosi interisti al contrario ci auguriamo che i risultati calcistici arrivino, per noi prioritari. Insomma far parte della Premier League e vendere diritti televisivi non basta, conta riuscire a definire una linea commerciale fondata sul brand United oppure come nel caso del Real Madrid, altro marchio modello di sviluppo, e in futuro l’Inter. Concludo rimarcando l’importanza del creare un ampio “mondo” di sponsorizzazioni. United ne ha ben trenta e solo Adidas e Chevrolet rappresentano il 25% del fatturato, frutti di una grandiosa operazione di Brand Extension. Allora, auguri Suning per lo sviluppo del suo futuro brand Inter, ma il nostro vero auspicio è che si traduca anche in grandi successi della squadra Inter.