All’Inter continua l’operazione verità, dopo le parole di Ausilio di venerdì, arrivano quelle di Vecchi di stasera, non meno chiare e nette. Il tecnico nerazzurro nei confronti di Gabigol è giustamente durissimo (il giocatore ha abbandonato il campo prima della fine della partita dopo aver capito che non sarebbe entrato) e auspica provvedimenti disciplinari da parte della società. Ecco le sue parole ai microfoni di Mediaset Premium:
“Perchè Gabigol non ha giocato? Avrebbe potuto trovare spazio, poi ho dovuto fare un altro tipo di scelta perché Eder mi ha chiesto il cambio e ho optato per un centrocampista. Come prima punta vedo meglio Pinamonti rispetto a Gabriel, la mia è stata una scelta tattica. Che squadra è l’Inter? Ci sono individualità spiccate, ma non di palleggio; poi si presta il fianco agli avversari. Oggi l’abbiamo vinta perché abbiamo tirato fuori energie che non sono state tirate fuori prima. Oggi voglio rendere merito a chi questa maglia l’ha sempre indossata come Andreolli e Santon che è rientrato dopo mesi, o come Pinamonti, un frutto del nostro vivaio. Oggi han giocato bene in tanti, va dato merito a tutti. Gabigol è uscito prima perchè pensava di giocare? Può darsi, ma come tutti quelli in panchina. Lui aveva altre aspettative, ma erano aspettative alte da parte di tutti, società e tifosi. non può essere sempre solo colpa dell’allenatore. Lui deve mettere le sue qualità al servizio della squadra, sarà per la prossima volta. Cosa gli manca? In quest’organico c’è gente come Icardi, Eder che ha fatto molto bene in queste due gare, poi c’è un giocatore eccezionale, sia tecnicamente che umanamente come Palacio, che fa gli allenamenti a mille all’ora. Dovrebbero essere da esempio per i giovani. Da cosa ripartire? Io partirei dai particolari, per esempio dal modo in cui si comporterà la società con Gabigol. Sono certo che prenderà provvedimenti, perchè non è vero che la società non è presente, i provvedimenti sono stati presi anche senza dirlo a tutti. Poi però c’è gente che continua a fare certe cose e allora sta alla loro professionalità. Bisogna rimettere in ordine le piccole cose, specie dopo un’annata con questi problemi arriva l’occasione per farlo”.