Depressione, amarezza, rassegnazione. Ma anche speranza che ora Suning capisca che servono i migliori dirigenti, il migliore allenatore, giocatori con personalità e all’altezza. Inter-Napoli ci riconsegna un pubblico di appassionati, che riempiono sempre San Siro, ma anche la consapevolezza che ognuno deve assumersi le sue responsabilità. E invece qui è tutto un rimpallo. Ha cominciato Handanovic, accusando la società per la turnè deleteria negli States, anche se poi non aveva tutti i torti. La società ha risposto tempo dopo a muso duro ai giocatori, con le parole di fuoco di Ausilio dopo Firenze e un comunicato al vetriolo. E va beh, anche loro non avevano tutti i torti. Anche Pioli ha velatamente rimpallato le colpe alle infinite transizioni societarie, e pure lui non ha tutti i torti, lui che è stato del tutto abbandonato nelle temperìe delle voci su Conte e Simeone, mai smentite dai dirigenti. Ognuno ha le sue ragioni, ma dicevamo, questo rimpallo delle responsabilità è veramente triste, nessuno ha ammesso di avere sbagliato, tutto è apparso un si salvi chi può, un andiamo alla deriva. Chi paga? I tifosi.