“Qualcuno non ha ancora capito la squadra che ereditai. Il quinto posto fu un miracolo, con giocatori a fine carriera, in scadenza e un presidente storico che stava cedendo la società”. Mazzarri è recentemente tornato a parlare della sua infelice esperienza all’Inter con queste parole. Giocatori a fine carriera? E’ vero. E altri decisamente modesti, aggiungiamo. Società in transizione? Anche questo vero. E si sa come una squadra paghi l’instabilità societaria. Eppure la tifoseria nerazzurra non fece sconti a Mazzarri, in primis noi. Il motivo credo vada ricercato nelle stesse parole di Mazzarri sopracitate. A differenza di quanto sostiene, il tecnico livornese non fece nulla per nascondere questa situazione, arrivò a dichiarare di essere arrivato all’Inter nel momento sbagliato, non nascondendo il suo pentimento per questa scelta. O perlomeno questo fu il messaggio che trasmise con un difetto di comunicazione, l’idea che non fosse contento e onorato di allenare l’Inter. Orgoglioso anche. Ricordo che dopo quelle dichiarazioni la tifoseria, fino ad allora abbastanza divisa sul suo operato, gli si rivoltò contro.
Nella foto: Mazzarri e Moratti in un raro momento insieme.