Sembra che domani ci sarà l’incontro decisivo tra Steven Zhang e Percassi per portare a casa il talento bergamasco Gagliardini. L’incontro potrebbe servire a creare un ponte tra l’Inter e l’Atalanta, società storicamente vicina alla Juve, ma ora chissà. Intanto sui social networks si è scatenata tanto per cambiare una guerra di religione, questa volta tra chi ritiene il ragazzo un campione già affermato e chi lo reputa un brocco assoluto. Il minimo denominatore comune è l’ignoranza, oltre che la mancanza di misura. Il 99% dei commentatori, che siano interisti o juventini, non ha mai visto giocare Gagliardini, ma sente l’impellente bisogno di dire la sua, ovviamente condita da insulti e volgarità verso chi non la pensa come lui. Questo esercito di bimbiminkia e leoni da tastiera, un tempo sarebbe stato relegato nei bar sport, oggi ha trovato una insperata platea di milioni di spettatori su internet, mezzo che conferma la tesi che il peggior nemico della democrazia è l’eccesso di democrazia. A chi non è affetto da megalomanìa non resta che aspettare e vedere all’opera il giocatore per farsi un’idea.
Nella foto: Gagliardini quando giocava nel Cesena.