“La situazione con De Boer era diventata insopportabile. I giocatori meno utilizzati erano davvero scontenti e non partecipavano con molta voglia nemmeno alle esultanze, ai momenti di gioia del gruppo. Adesso con Pioli l’aria è cambiata, anche chi gioca poco si sente coinvolto nel progetto e ha piacere di far parte di questo gruppo”
Intervista fiume di Icardi alla Gazzetta dello sport, da cui estrapoliamo questo passaggio. Era di dominio pubblico che i giocatori meno utilizzati da De Boer avessero messo in piedi una fronda negli spogliatoi, boicottando poi l’allenatore olandese quando gli schierò in Europa League, condannando la tifoseria interista a due figuracce epocali contro Beersheva e Sparta Praga. Ora il capitano nerazzurro lo mette nero su bianco, anche se non si capisce se dà qualche colpa anche a De Boer, rimarcando comunque la capacità di Pioli di coinvolgere tutti. In realtà la soluzione la si è trovata con la messa in mora delle due personalità in grado di capitanare la ciurma degli scontenti, chiaramente non Biabiany e Ranocchia, ma due personalità come Felipe Melo e Jovetic, senza dimenticare Brozovic, ora tornato titolare, ma con De Boer escluso e svagato ai limiti dell’indisponente nella partita con gli israeliani. Potremmo chiamargli il gatto (Melo), la volpe (Jovetic) e l’epico (Brozovic). Il primo si è pensato bene di farlo rimanere in Brasile, anche se l’accordo con il Palmeiras non è del tutto raggiunto, il secondo verrà messo il prima possibile su un aereo per la Cina o la Spagna, mentre il terzo è redento, fino alla prossima panchina e alla prossima intervista del procuratore.