Tempo fa Napoleone Bonaparte disse: “L’Inghilterra è una nazione di bottegai”. Ai tempi di Francis Drake invece divenne un popolo di pirati e contrabbandieri. Ai giorni nostri si rivelano specialisti nel mondo del calcio nell’organizzare affari proibiti, dispensando consigli su come aggirare le regole inglesi sulla proprietà dei cartellini dei giocatori. Grazie al Daily Telegraph è emerso uno scandalo definito Football4sale, che è solo all’inizio ed ha già coinvolto Sam Allardyce, da poco allenatore della nazionale (ma aveva già commesso reati vendendo gare anni fa), Harry Redknapp, Eric Black, attualmente assistent manager del Southampton, Tommy Wright, Jimmy Hasselbank. Ma attenzione, Daily Telegrapha ha scritto di 8 allenatori coinvolti nello scandalo che verranno svelati uno al giorno. (Continua sotto)
C’è anche Massimo Cellino proprietario del Leeds United e per anni del Cagliari, che sembra usare la Società vendendo quote azionarie in cambio di future vendite di calciatori (ma definisce l’Inghilterra “la peggiore cultura, le persone più sporche del mondo”). C’è anche un agente italiano coinvolto nell’inchiesta sulla corruzione del calcio, Pino Pagliara, squalificato nel 2005 in Italia per la partita Genoa-Venezia, quella della valigetta con 250 mila euro messa a disposizione da Preziosi, mai radiato e tuttora proprietario del Genoa. Anche Pagliara è stato colto in castagna e ha indicato altri manager coinvolti con lui in operazioni truffaldine di compravendita di calciatori. Che dire pur non sapendo ancora tutte le persone coinvolte: anche l’Inghilterra, il famoso stile britannico, è terra di scandali, di truffatori da radiare.