E’ l’interista Eder a salvare una brutta Italia contro la Svezia. Un gol dell’oriundo a tre minuti dalla fine ha rotto un equilibrio mai messo in discussione, eccetto una traversa di Parolo pochi minuti prima, primo tiro in porta della partita. Il nerazzurro non si è mai risparmiato nel corso della gara, lottando come un leone, ma avendo pochissimi palloni giocabili, anzi, si può dire che ha concretizzato l’unico pallone buono della partita, su sponda di Zaza da una rimessa di Chiellini. (Continua sotto)
La Svezia, squadra modesta, si è affidata agli unici due giocatori di qualità, Kallstrom e Ibrahimovic, però mai realmente incisivi. Conte ha provato ad aggirare il 4-4-2 ordinato dei gialli con un 3-5-2 atipico, con Candreva e Florenzi a fare i tornanti e puntando sullo svariare delle due mezz’ale Parolo e Giaccherini, il primo spesso attaccava la profondità a fare la terza punta, mentre il secondo spesso si allargava supportando Florenzi. Per settanta minuti è stata una partita senza intensità, con l’Italia eccessivamente preoccupata e i due giocatori di maggiore qualità (Candreva e Florenzi) costretti a sfiancarsi lungo tutta la fascia. Le due squadre hanno provato a giocarsela solo nei minuti finali, l’ingresso di Thiago Motta ha dato un po’ più di qualità al centrocampo e lo spostamento in fascia di Giaccherini ha creato qualche pericolo in più. Poi il gol decisivo di Eder, un gran tiro a giro in corsa con la difesa sorpresa dalla rimessa di Chiellini.