Che mercato sarà quello che i tifosi nerazzurri si apprestano a vivere in attesa trepidante di notizie? L’arrivo dei cinesi ha aperto molte speranze, l’immensa ricchezza di Zhang Jindong ha fatto ben sperare anche chi scrive, ma per il momento prepariamoci a vivere una situazione gattopardesca. Tutto è cambiato per rimanere come prima. (Continua sotto)
Il vicepresidente Zanetti è stato chiaro, “non prenderemo fenomeni, ma giocatori di qualità, l’obbiettivo è tornare in Champions”. Esattamente come l’anno scorso, non ci sono i mezzi per colmare il gap con la Juventus, che intanto si appresta a prendere altri campioni, sottraendo Pjanic alla Roma, una diretta concorrente. Il motivo? Il comprensivo Moratti – ormai solo tifoso, forse un domani consigliere dei cinesi chissà – lo spiega ancora una volta così, “il mercato dipende ancora molto dai vincoli del fair play finanziario e dai vincoli che vanno rispettati. Detto questo la Suning cercherà di fare una squadra competitiva”. I cinesi sanciranno il loro ingresso ufficiale nel cda del 28 giugno e dovrebbero immettere 60 milioni nelle casse societarie, ma il bilancio rischia di chiudersi con un rosso ancora di 50 milioni e se così fosse i soldi servirebbero a coprire i debiti. C’è già chi si lancia in elogi pauperistici del mercato al risparmio, guardando con orrore ai cupi tempi degli sprechi della dittatura Moratti, beandosi della decrescita felice della società nerazzurra. Cosa non si fa per un pass in tribuna stampa o un’intervista o chissà cos’altro. Noi rimpiangiamo i tempi dell’abbondanza e speriamo che da settembre i cinesi ridiscutano con i vertici del calcio europeo questo maledetto fair play finanziario.