Duro, rigoroso, pacato, ma con voce perentoria, Javier Zanetti sorprende tutti e abbandona i toni paludati per una dura reprimenda agli Handanovic e agli Jovetic, che nei giorni scorsi hanno espresso il loro malumore e la loro insofferenza di indossare la maglia dell’Inter: “Bisogna essere contenti, orgogliosi e fieri di indossare la maglia dell’Inter, chi non lo è parlerà con la società e troveremo una soluzione per loro”. Queste le parole del vicepresidente dell’Inter a margine di un evento in Bocconi per la finale di Champions che si disputerà a Milano. A dire il vero è già la seconda volta che Zanetti usa toni diretti, già lo aveva fatto – insieme ad Ausilio – al termine dell’ultima debacle con la Juventus in febbraio. Indicazioni chiaramente che arrivano dall’Indonesia, nuova linea societaria, espressa in prima persona anche dal presidente Thohir nei giorni scorsi. L’epoca Moratti è stata una grande epoca, ma in quanto a “buonismo” verso le bizze di giocatori viziati spesso eccedeva, ora la musica è cambiata. (Continua sotto)
Zanetti ha anche parlato di Mancini e alla domanda se il tecnico di Jesi resterà ha risposto: “Credo di sì, abbiamo intrapreso un percorso con Mancini ed è normale trovare delle difficoltà all’inizio”. Una battuta anche su Banega, “è un giocatore straordinario che farebbe il bene dell’Inter, ma ancora non è un nostro giocatore.”