E’ un Mancini rinfrancato quello che si presenta in sala stampa per la conferenza alla vigilia di Genoa-Inter. Se il giorno prima di Inter-Napoli era apparso molto scettico su una eventuale rimonta per il terzo posto, la partita di sabato gli ha dato alcune conferme e certezze che lo portano ora a ben sperare. Tanti i temi trattati con il tecnico di Jesi più loquace del solito, ecco le sue parole:
Genoa-Inter “Se non faremo risultato domani butteremmo quanto di buono fatto con Frosinone e Napoli, è importante fare bene domani e con l’Udinese, così anche la partita della Roma con il Napoli diventerà importante.”
Punti persi “Non c’è una spiegazione per i punti che abbiamo perso, non è necessario trovare un colpevole, il calcio è strano, guardate il Barcellona, chi si sarebbe aspettato che avrebbe perso cinque partite di fila, eppure non sono mica diventati brocchi. Nelle partite in cui abbiamo perso non meritavamo quasi mai di perdere, il calcio è così.” (Continua sotto)
Il calcio italiano “L’impazienza verso gli allenatori c’è sempre stata e ci sarà sempre, non è cambiato nulla da quando sono tornato, siamo fatti così, a volte le società mandano via un allenatore dopo sei mesi, un anno, non dandogli il tempo di costruire, e questo è un errore.”
Turn-over “Kondogbia ha detto di aver trovato difficoltà ad adattarsi al continuo turn-over? Tutti i calciatori vogliono giocare sempre e quando non giocano non sono contenti, ma devono abituarsi, nei primi tre mesi facevo giocare tutti e abbiamo fatto bene, tutti si impegnavano, comunque una base c’è sempre stata, anche all’inizio, ho sempre cambiato solo tre giocatori alla volta.”
Icardi “Ricordate Vierchowod? Ho giocato tanti anni con lui, aveva 33-34 anni e ancora migliorava ogni giorno, perchè si allenava tutti i giorni a più del 100%, e infatti poi è andato al Milan, ha vinto coppe dei campioni.. Per Icardi deve essere lo stesso, ha 23 anni, può migliorare sempre se ci mette impegno e concentrazione tutti i giorni. La carriera di un calciatore è breve, devono capire che devono dare tutto in questi anni”.
Perisic “Non possiamo mica venderlo, proprio ora che si è ambientato e ha capito il calcio italiano.”