La più bella Inter della stagione. Fin qui non ci piove, senza nulla togliere al fascino operaio degli 1-0, un’Inter così è andata oltre ogni più rosea previsione. Una partita così non si vedeva da tempo. Non si era vista quest’anno, ma nemmeno la stagione scorsa, dove a parte qualche match disputato con buona mentalità appena arrivato Mancini non si era visto molto. Niente neanche l’anno prima ancora dove il tram-tram mazzarriano non faceva sconti. Bisogna andare al 2013, sempre di marzo, all’Inter di Stramaccioni, che sfiorò un’altra grande rimonta di coppa, questa volta in Europa League e contro gli inglesi del Tottenham. A Londra era finita 3-0 per la squadra di Villas Boas e proprio come ieri al ritorno l’Inter aveva ribaltato il risultato con un perentorio 3-0 con Cassano e Palacio scatenati. Ai supplementari Adebayor però aveva gelato i ventimila fedelissimi che ci avevano creduto, probabilmente gli stessi di ieri sera, inutile era stato il 4-1 finale sigillato da Alvarez. Sono Inter così, che riflettono il carattere della pazza Inter del passato, ma non riescono a centrare l’impresa, ma solo sfiorarla. Ora come tre anni fa tutti si chiedono come mai non si gioca sempre così, e l’ammirazione si unisce alla rabbia per aver vissuto due mesi autolesionistici. Ma la società è stata chiara, ci volevano gli interventi di Ausilio e Zanetti, ora Mancini pare meno solo, ma solo domenica sera contro il Palermo sapremo se il messaggio è arrivato chiaro e tondo.