Guardiola al City e Mancini..

guardiola-to-manchester-city-next-season-2016-2017Finalmente è finito il cosiddetto January transfers window in Inghilterra. Si scopre così che nella stagione 2015-2016 si è battuto il record di tutti i tempi di spesa di calciomercato superando qualcosa come un miliardo di sterline, ma mentre in estate si sono spesi 870, in Gennaio solo 175 milioni. E’ stato infatti un calciomercato di riparazione veramente abulico, persino noioso al punto che i maggiori trasferimenti hanno riguardato due ventiseienni e di medio valore come Pato al Chelsea ed il nostro Paloschi allo Swansea, che così raggiunge Guidolin. I grandi Club sono rimasti quieti, al punto che i primi otto in classifica non hanno comprato nessuno negli ultimi giorni di trattative. E’ stato invece un mercato molto intenso circa i futuri allenatori dei grandi club. Finalmente Guardiola ha ufficializzato il suo passaggio al Manchester City, mentre si attendono novità importanti per quanto riguarda lo United, Arsenal e soprattutto il Chelsea. Con Guardiola allenatore al City tutti presumono che il record di spesa del calciomercato sarà presto polverizzato. Basta pensare che si parla già di Neymar al City e altri top players. Nel frattempo ad Abramovich è attribuito un nuovo allenatore al giorno e la lista ormai è infinita: Simeone, Ranieri, Conte (per il Daily Mail il candidato numero uno), Allegri, Pochettino e -attenzione – persino Roberto Mancini. D’altra parte cominciano a circolare voci che il tecnico dell’Inter vorrebbe tornare ad allenare in Inghilterra, considerato che in Italia basta poco per passare da essere considerato un genio ad un incapace totale. L’ultima è di un presunto giornalista, che ha definito Mancini un Mazzarri in cashmere. Attualmente – molto all’italiana – tutti giù dal carro, con il tecnico di Jesi addirittura definito uno che sta distruggendo tutto all’Inter (Boninsegna). E’ rimasto solo Massimo Moratti a sostenerlo. Intanto proprio oggi la BBC ha dedicato un articolo a Mancini assolutamente non denigratorio. Staremo a vedere.

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