Orgoglio, voglia di dimostrare che si è campioni, mondo del calcio con gli occhi puntati, TV comprese, rivalsa verso l’uno o l’altro degli allenatori. Il primo tempo di Manchester United-Chelsea si spiega così. Uno su tutti, Hazard che gioca in modo sontuoso e deve continuamente essere falciato per fermarlo e che dire di Rooney, stasera esemplare. Nel frattempo al di fuori dell’Old Trafford è già cominciata la vendita di sciarpe con l’immagine di Mourinho che campeggia al centro. La partenza dei Red Devils è scoppiettante e sfortunata con una traversa di Mata e un palo interno di Martial a portiere battuto. Tutto il meglio della gara si vede nel primo tempo perché è impossibile reggere il ritmo e le energie fisiche e mentali sin qui espresse. Il finale è tra giocatori stanchi, attenti a non sbagliare anche se non mancano occasioni importanti, sventate dai due portieri. Un pareggio senza reti che non risolve nulla, ma evita problemi maggiori. Ma bello sentire i tifosi dello United urlare insieme negli ultimi 10 minuti un costante “Attack, Attack, Attack !” Van Gaal può respirare e infatti annuncia che non si dimetterà. La vendita delle sciarpe con Mourinho può aspettare.
______________________________________
Ma la sfida più attesa si gioca a Leicester dove le Foxes di Ranieri, vera grande sorpresa sinora, si contendono la vetta contro il Manchester City. Sarà perché non abituati alla pressione, perché i Citizen si ricordano di essere campioni, perché Ranieri sembra ammutolito, tenendo la squadra troppo bassa, ma nella prima mezz’ora registriamo l’85% di possesso palla e 5 corners del City e grandi parate di Schmeichel. Poi il Leicester esce dalla tana e comincia a minacciare Hart con Vardy che spreca una grossa occasione. Nella ripresa il Leicester sembra svegliarsi, gioca meglio, ma solo per 15 minuti. Poi i Citizens riprendono a provare a giocare, ma nulla succede. Il Leicester torna primo in classifica insieme all’Arsenal mentre il City – che non vince in trasferta dal 22 Settembre – rimane a tre punti. Da segnalare Kantè, giovane molto interessante delle Foxes, mentre, avendoli visti e ammirati per anni, dispiace constatare che Yaya Tourè e Silva non sono più il Mozart e il Mago Merlino del calcio. Ci perde non solo il City, ma anche la Premier League.