Dopo la gara contro il Chelsea, dove ha ottenuto la nomination di Man of the Match, specie per il suo “flip-flap” detto anche elastico contro i difensori del Chelsea, è stato addirittura definito “il Messi delle Alpi” e ottenuto la prima intervista a pagina intera sul The Telegraf. Stiamo parlando di Xherdan Shaqiri, una meteora dell’Inter dove ha giocato circa sei mesi nello scorso campionato. Ora gioca nello Stoke City, squadra da medio-bassa classifica in Premier League, ma dichiara di essere soddisfatto anche perché sia nel Bayern Monaco che nell’Inter sentiva troppa pressione e quindi non riusciva ad esprimere il meglio di sé. “Sono venuto allo Stoke City perché volevo sentirmi più tranquillo, persino al Basilea ero sempre in prima linea”. Shaqiri cerca la tranquillità mentre le voci di mercato di questa settimana hanno raggiunto livelli di follia. Si comincia con Donnarumma, portiere del Milan di 16 anni di cui già i giornali inglesi danno risalto perché Manchester United e Chelsea sembrano interessate anche se si parla di 170 milioni di euro. poi registriamo offerte a Messi di 1 milione alla settimana da parte di Manchester City e PSG Parigi e un contratto faraonico offerto a Pep Guardiola da parte del Manchester City: si parla di 20 milioni all’anno. Intanto si gioca la giornata numero 14 di Premier con una allettante oltre che sorprendente gara che mette di fronte le cosiddette Top Two, ossia le prime due in classifica Leicester e Manchester United. Non è stata una partita tra prime della classe anzi è stata abbastanza noiosa e si è chiusa suul’1-1, ma sarà ricordata per il record di 11 reti consecutive in 11 gare da parte di Jamie Vardy, non un top player cui quest’anno va bene quasi tutto, capace come si dice in Italia, di segnare anche dallo spogliatoio. Comunque complimenti perché è un giocatore che viene da Sheffield, tre anni fa giocava nella serie D inglese e ora ha superato tutti in quanto trattasi di un record da quando il campionato inglese si chiama Premier League. Secondo l’Indipendent ora varrebbe non meno di 38 milioni di euro. Ben più coinvolgente il derby londinese fra Tottenham e Chelsea. Partita molto tattica dove i protagonisti sono gli allenatori, con i Blues che imbrigliano a lungo gli Spurs. Da notare come oggi Mourinho copia Mancini, quello della partita contro la Roma, lasciando fuori il centravanti Diego Costa e schierando 4 mezzepunte. In campo il migliore, almeno nel primo tempo, è Pedro: aveva ragione il Mancio a richiederlo la scorsa estate. Nella ripresa si capisce subito che la gara può sbloccarsi solo per un’invenzione oppure un errore personale. Così non avviene, è un pareggio a reti bianche dove chi più delude è il Tottenham. Migliore in campo l’arbitro Oliver, per me il migliore in Inghilterra: speriamo che domani Orsato non sia da meno nel tanto atteso Napoli-Inter.