Domani sera sul campo del Valsui l’Inter va incontro ad una sorta di altro esordio stagionale, considerando troppo premature le due partite con l’Hajduk ad inizio agosto. Non saranno della partita i due nuovi arrivati Cassano e Gargano, Stramaccioni avrà così gli uomini contati a centrocampo: Sempre infortunati Stankovic, Obi e Mariga, ci saranno solo Cambiasso, Guarìn, Mudingay e Zanetti. Un bel rischio per una gara già decisiva, nella quale l’Inter dovrà fare a meno anche di Handanovic tra i pali. Un rischio dovuto alla lentezza con cui si è arrivati a prendere quel rinforzo a centrocampo che serviva come l’acqua, individuato poi in Gargano, con la ormai consueta formula al risparmio del prestito. L’ormai ex Napoli è a Milano per firmare, ma non sarà della trasferta in Romania, e difficilmente il suo arrivo risolverà i problemi di copertura davanti alla difesa. In questo l’acquisto più utile è rimasto quello di Mudingay. Niente De Jong, Fernando o M’Vila, l’auspicio è che la scelta di Gargano si riveli azzeccata, ma sul piano delle strategie di mercato rimane un ripiego dell’ultima ora, anche se dalla sua l’uruguagio ha la conoscenza del campionato italiano.
Intanto rimane il problema delle fascie, dove l’Inter non dispone di nessun esterno alto di ruolo, non ha ancora venduto Maicon che a questo punto potrebbe rimanere, ha giocatori acerbi come Jonathan, Nagatomo e M’baye.
Al momento l’Inter è coperta solo con i difensori centrali e nella zona offensiva. Ma è anche vero che i difensori centrali hanno tutti caratteristiche relativamente simili, e nessuno è particolarmente veloce. In avanti non c’è un vero e proprio vice Milito, anche se possono giocare nel ruolo di prima punta Palacio, Cassano e se il campo darà responso affermativo Longo e Livaya.