Come si tratta con i calciatori moderni? L’impressione è che in un modo o in un altro ormai siano loro ad avere sempre il coltello dalla parte del manico. Prendiamo l’ultimo caso, Feghouli, trequartista del Valencia in scadenza nel 2016. Su di lui diverse società, c’è anche l’Inter, Feghouli dichiara di voler restare in Spagna, ma vuole un rinnovo alle sue condizioni, se così non fosse otterrà un nuovo contratto con un’altra società, sempre alle sue condizioni. L’Inter è pronta ad inserirsi, ma sa anche che – come successe con Tourè – può essere solo la leva per far ottenere a Feghouli un ricco rinnovo con il Valencia. Casi come questi ce ne sono tanti, le società, invece di fare sistema, fanno sempre più il gioco dei giocatori e dei loro procuratori, che usano i media come gran cassa per dichiarazioni sempre più ostili a difesa dell’assistito di turno. Basta rimanere in panchina due partite che il tuo procuratore corre dal giornalista di turno a fare la voce grossa. Si può continuare così? E che dire di un capitano che attacca pubblicamente i propri compagni, mai era successo nella storia dell’Inter. E dire che ne abbiamo viste tante.