Ci risiamo. Un giocatore infortunato che viene convocato per giocare con la sua nazionale. Questa è la volta di Jovetic, sofferente per un elongazione e non disponibile per la gara di domenica contro la Sampdoria, ma chiamato a difendere i colori del suo Montenegro per la settimana successiva. Un vecchio problema, che risale già al secolo scorso, a cui non si è riusciti mai a porre rimedio. Il conflitto tra le squadre di club e le nazionali, che in un caso come l’Inter si moltiplica proporzionalmente ai tanti giocatori di nazionalità diversa. Come fare? Il problema è che, infortunati a parte, lo stesso numero di partite delle nazionali è altissimo. Una sosta al mese fino a novembre spezzettano l’inizio del campionato e costringono a numerosi turni infrasettimanali. Si potrebbe concentrare le partite delle nazionali in due periodi all’anno, abolire sicuramente le amichevoli, ma anche diminuire le partite di campionato passando a tornei da diciotto squadre. Quando? Magari nel prossimo secolo. Ad ogni modo se Jovetic non verrà convocato domenica da Mancini – come sarà – la società avrà diritto di trattenerlo.