Inter. Senza mezzi termini, dalla depressione all’euforia, lo dicono i risultati, si passa da un ottavo posto al primo in quattro mesi, si passa da una difesa colabrodo ad un fortino inespugnabile. Felipe Melo, da bidone buggerato da tutti a idolo incontrastato. Questo ragazzo ha conquistato tutti, con la sua genuinità e il suo spirito di trincea, ma ora non esageriamo, perchè questo è sopratutto un grande gruppo unito e in fondo una squadra non certo così pazza, anzi, solida, concreta e anche fortunata, che non guasta mai. Le prime tre partite potevano anche finire con tre pareggi, e tutto sarebbe stato più difficile, si sarebbe parlato di Mancini mister x e la trasferta di Verona sarebbe stato un banco di prova. Sarebbe stata comunque un’Inter sfortunata. Uno scenario senza sfortuna ne’ fortuna invece poteva dirci tre vittorie e due pareggi, a questo punto saremmo secondi a un punto dalla Fiorentina, pronti ad affrontarla e a batterla domenica prossima. Quindi anche in una situazione “media” avremmo un’Inter di vertice. Ora invece Mancini si trova a gestire una situazione indubbiamente inattesa, sapendo che in caso di risultato negativo domenica con i viola diranno che al primo banco di prova.. In realtà vittorie come nel derby o domenica a Verona dicono già qualcosa di importante. Ora però godiamoci questo campionato.