La stagione 2012/13 parte nel pieno vortice del calciomercato più intenso degli ultimi anni. Dopo un mese di trattative la dirigenza sta consegnando a Stramaccioni la fisionomìa della squadra. E’ in corso una rivoluzione o se vogliamo chiamamola ricostruzione, partita già dalla testa con tanti volti nuovi in dirigenza e figure inedite che punteranno sul merchandising, sul marketing e la costruzione del nuovo stadio da una parte e dall’altra sulla ricerca di giovani talenti. Inoltre non cambierà solo mezza squadra, ma si approderà ad una nuova politica economica, con un taglio del monte ingaggi intorno ai 50 milioni. Un calciatore dell’Inter passerà dal guadagnare 4-5 milioni netti a stagione a 1-2 milioni. La sfida è vincere con questi nuovi parametri, puntando sui giovani, sulle motivazioni, sul coinvolgimento dei tifosi in questa nuova sfida e sul nuovo tecnico Stramaccioni, al centro del progetto. E’ la nuova era nerazzurra.
Senza dimenticare l’acquisto di Palacio avvenuto già a Maggio e il riscatto di Guarìn, l’Inter in questo momento si sta focalizzando dalle fondamenta, cioè dalla difesa. Arriva il nuovo portiere, Handanovic dall’Udinese per 11 milioni e la metà di Faraoni; e arriva un nuovo difensore centrale, Silvestre in prestito dal Palermo con diritto di riscatto. Silvestre è partito per il ritiro, Handanovic arriverà domenica. Siamo nel pieno della metà dell’opera di ricostruzione, ma la velocità presa nell’ultima settimana fa pensare che nel corso della prossima settimana la nuova Inter sarà al 90% completata, e sarà davvero nuova. Rescisso il pesante contratto di Lucio, nel week-end dovrebbe rescindere Forlan, mentre Maicon è in trattativa per andare al Chelsea e Pazzini potrebbe tornare alla Sampdoria. Da queste due cessioni l’Inter conta di avere quei 20 milioni per andare poi all’acquisto di un mediano davanti alla difesa e di un trequartista esterno. Da capire invece se è ancora alla portata l’acquisto del centravanti Destro. Poi c’è il capitolo giovani del vivaio, tantissimi faranno il precampionato in prima squadra, alcuni rimarrano nel proseguio della stagione, altri andranno in prestito o in comproprietà. Rimane al momento Julio Cesar, intorno al quale si è creato un caso, lui dichiara di voler rimanere, ma non risulta abbia mai prospettato di essere disposto a ridursi l’ingaggio, come hanno fatto invece Chivu, Zanetti e Samuel. La società ha una linea chiarissima, e Stramaccioni non lo ha convocato per il ritiro. Si è voltato pagina, e lo si è fatto sul serio e con decisione. La squadra prima di tutto. Chi dice che queste cose andavano fatte già all’indomani del triplete è senza cuore, chi rimane attaccato al passato e lancia petizioni per questo o quell’eroe del triplete è senza cervello. Buona stagione, Inter!
P.S. Anche le nuove maglie sono in discontinuità, mai così larghe le bande della prima maglia e inedita la manica tutta nera. Per non parlare della seconda maglia, rossa con banda neroazzurra!