“Chi non salta nerazzurro è”, intonano i tifosi e Sinisa che fa? Saltella, distacca i piedi da terra, anche il suo sinistro magico, salta insomma. Siamo a Casa Milan, Barbara Berlusconi presenta la squadra e Mihajlovic decide così di prendere le distanze dal suo passato nerazzurro. Lo fa a tre giorni dal derby contro il suo amico Mancini, in un momento non semplice per lui, ma comunque il suo gesto non può non creare fastidio nel popolo nerazzurro, che però ormai ci ha fatto il callo con questi cambi dall’Inter al Milan. Non è comunque un segno di forza, i tifosi rossoneri hanno lanciato il coro mentre lui prendeva la parola e lui non ha avuto il coraggio di non seguirlo, forse consapevole che il suo posto di comando non è così saldo. Berlusconi è già insoddisfatto e lo ha convocato a cena insieme a Galliani venerdì scorso ad Arcore; con lo spogliatoio ci sono già i primi screzi, da chi lo definisce “severo” a Montolivo pentito di non essersene andato e con un Mexes impostogli dalla società, mentre il tecnico richiama alla disciplina Menez.Società che viene pesantemente contestata nella figura di Galliani con striscioni durissimi, ed è certo, in caso di sconfitta domenica la contestazione si estenderà anche a squadra e forse anche all’allenatore saltellante. Sorry Miha, ma chi salta rossonero è.