Pensa Thohir, pensa in grande. L’Inter come un grande corpo, è questa la visione, “il management la testa, i giocatori i muscoli e i tifosi il sangue”, così dispone la grande famiglia nerazzurra, questa l’idea di Thohir. E per chiarire meglio il concetto “i tifosi dovranno sostenere la squadra anche quando andrà male”. Un’idea non nuova, il sogno di ogni presidente, e ci mancherebbe, chi non vorrebbe dei tifosi che ti sostengono a prescindere dai risultati, che non ti criticano mai, ma è davvero così la realtà? Sicuramente un’idea che piace a molti, un’idea, quella di essere ognuno parte di un organismo, molto affine alla cultura orientale, al pensiero “totalitario”, ma forse non adatta (non ancora) a questa parte di mondo, dove l’individualità ha fatto a lungo la parte del leone, dove ognuno è commissario tecnico, dove una generazione è cresciuta giocando a football manager, dove i tifosi vogliono partecipare, dire la loro, ma forse non sarà più così, c’è chi ha così tanta libertà che non sa cosa farsene e preferisce l’obbedienza, l’incontro delle culture può portare a farti odiare la libertà.