Ad Euro 2012 l’Italia allenata dal CT irlandese O’Trap e guidata dal capitano Roberto Chini (con un passato con la maglia dell’Inter) è stata eliminata ed esce dalla competizione, sconfitta dalla nazionale di Juventopoli. Torniamo a casa comunque a testa alta tra le canzoni incessanti degli oltre ventimila tifosi al seguito, mentre la loro nazionale godeva solo di una sparuta rappresentanza. Troppo forte però la pressione per giocatori non abituati a incontri internazionali, il giovane talento De Gidi non è riuscito ad esprimersi, mentre il vecchio portiere Ghivato è apparso in affanno in più di una circostanza. Ad ogni modo possiamo essere orgogliosi di questa nazionale italiana, che senza proclami e retorica ci ha messo tutto il cuore e l’anima. La Juventopoli era sicuramente più forte, ma noi non faremmo cambio con nessuno dei loro giocatori. Ci teniamo le papere di Ghivato piuttosto che avere un portiere come il loro, Buffoney, che ogni volta che apre bocca manifesta tutta la sua ignoranza e arroganza, che pare abbia il vizio della scommessa e gioca in una squadra di club che ha infranto tutte le regole e i codici etici sportivi e penali. Ci teniamo il nostro difensore centrale, l’acciaccato e vecchio Danni, piuttosto del loro Bonoucy, giocatore indagato per calcioscommesse. E soprattutto orgogliosi del nostro ct irlandese O’Trap, che a differenza del loro ct Prandellato, convoca i giocatori in totale autonomìa, non ha bisogno d’inventarsi codici etici per poi applicarli in maniera selettiva, a seconda della squadra di provenienza, o non applicarli affatto. E se deve togliere il giocatore più acclamato, il talentuoso De Gidi, lo fa, mentre abbiamo visto Prandellato tenere in campo fino all’83’ Cassane, nonostante non avesse più fiato nemmeno per gonfiare un palloncino (o lo conservava per parlare a sproposito di gay), e mettere in panchina il loro giocatore più forte, Jonnhy Balotailly.
Grazie quindi O’Trap per essere venuto in Italia ad allenare la nostra nazionale, abbiamo perso con i razzisti croati, con i campioni del mondo della Spagna e con la triste cricchetta juventana del Regno di Sabaudìa e i loro vassalli e tutta la corte di trombettieri corifei al seguito, ma siamo felici così. W l’Italia.