Seconda giornata al Braglia di Modena dove il Carpi ospita l’Inter. Sconfitta per 5-2 alla prima con la Sampdoria per gli emiliani, vittoria di misura per l’Inter con l’Atalanta. Stasera i nerazzurri devono fare assolutamente i tre punti per arrivare al derby a punteggio pieno e garantirsi una sosta serena. Mancini si aspetta una gara tirata come con i bergamaschi e ripropone Brozovic trequartista, con Guarin al posto di Gnoukouri a centrocampo. Confermata la difesa, ecco come scendono in campo le due squadre, 3-5-2 per Castori che lascia in panchina Lasagna e Lazzarri e propone Marrone come regista centrale. Sulla destra c’è anche l’ex interista Wallace.
CARPI (3-5-2): 1 Brkic; 3 Letizia, 18 Bubnjic, 6 Gagliolo; 2 Wallace, 20 Lollo, 39 Marrone, 58 Fedele, 34 Gabriel Silva; 7 Matos, 9 Wilczek.
A disposizione: 22 Benussi, 8 Bianco, 10 Lazzari, 11 Gaudio, 15 Lasagna, 19 Pasciuti, 29 Martinho, 33 Spolli, 94 Iniguez.
Allenatore: Fabrizio Castori
INTER (4-3-1-2): 1 Handanovic; 21 Santon, 25 Miranda, 24 Murillo, 5 Juan Jesus; 13 Guarin, 17 Medel, 7 Kondogbia; 77 Brozovic; 8 Palacio, 10 Jovetic.
A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 14 Montoya, 23 Ranocchia, 27 Gnoukouri, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 88 Hernanes, 93 Dimarco, 97 Manaj.
Allenatore: Roberto Mancini
Nei primi cinque minuti il Carpi sembra voler affrontare a viso aperto e senza paura la partita, poi Castori attrezza un 3-5-2 che per mezz’ora pare non scardinabile. Tutti chiusi, ma senza mai farsi schiacciare in area, la linea difensiva rimane quasi sempre fuori dall’area. Da parte sua l’Inter sembra non riuscire a sfruttare l’ampiezza, mentre Kondogbia, Brozovic e Jovetic tendono ad occupare la stessa zona del campo pestandosi i piedi. Lo si vede bene quando circa al 20′ vengono tutti e tre incontro allo stesso pallone. La squadra è sbilanciata sul centrosinistra e non opera mai un cambio di gioco, finchè al 30′ Guarin ne fa uno da destra a sinistra con una sventagliata lunga e larga sulla quale Letizia legge male la traiettoria ingannando anche Brkic in uscita, o comunque tutti e due si ostacolano permettendo a Jovetic di colpire senza pietà. Nel finale di tempo prima parata di Handanovic che si oppone ad un tiro di Wilczek. Nella ripresa, una volta raggiunto il vantaggio, onestamente ci si aspettava una maggiore convinzione nel cercare di chiudere la partita. Il Carpi nei primi venti minuti non cambia atteggiamento, difendendo, ma senza mai schiacciarsi a cinque dietro, con Wallace e Silva che rimangono alti in fase difensiva e Letizia e Gagliolo larghi, lasciando ai due davanti le sortite improvvise, con Miranda e Murillo perfetti nel coordinare i fuorigioco e quasi perfetti negli uno contro uno. Nell’ultimo quarto di gara però il Carpi sale di più con Wallace alto a destra che crea problemi e Santon che soffre sull’altra sponda. Castori tenta il tutto per tutto passando al 4-3-3 con Gaudio ala sinistra subentrato al posto di Wallace e Letizia che va a fare il terzino destro. L’ex interista uscendo ha anche un brutto gesto verso il suo allenatore. Mancini risponde togliendo Santon a rischio secondo giallo e inserendo Nagatomo. E da una mancata diagonale del giapponese arriva il gol di Gaudio. Cambi decisivi nel bene e nel male, ma tutta la squadra è messa male nell’azione del pareggio: Letizia avanza sul centrodestra, Kondogbia è fuori posizione, Medel non ha più la forza di andare a fare il tappabuchi, Jesus non stringe, Miranda fuori posizione, Letizia butta dentro un pallone sporco, Murillo lascia spazio a Lasagna e Handanovic si fa beffare dal tiro soffiato del neoentrato. Mancini lancia nella mischia Hernanes, ma è l’entusiasmo a tradire il Carpi, che si fa trovare scoperto per la prima volta nella partita quando Jovetic con un gran velo fa partire il contropiede, transizione di Palacio che allarga per Guarin, steso in area da Silva. Sul dischetto si presenta un freddo Jovetic che dà la seconda vittoria ai nerazzurri.
CARPI-INTER 1-2
Marcatori: Jovetic (31′), Di Gaudio (36′ st), Jovetic (44′ st rig.)
CARPI: 1 Brkic; 3 Letizia, 18 Bubnjic, 6 Gagliolo; 2 Wallace (31′ st Di Gaudio 11), 20 Lollo, 39 Marrone, 58 Fedele (34′ st Lazzari 10), 34 Gabriel Silva; 7 Matos, 9 Wilczek (21′ st Lasagna 15).
A disposizione: 22 Benussi, 8 Bianco, 19 Pasciuti, 29 Martinho, 33 Spolli, 94 Iniguez.
Allenatore: Fabrizio Castori
INTER: 1 Handanovic; 21 Santon (34′ st Nagatomo 55), 25 Miranda, 24 Murillo, 5 Juan Jesus; 13 Guarin, 17 Medel, 7 Kondogbia; 77 Brozovic (41′ st Hernanes 88); 8 Palacio, 10 Jovetic (45′ st Ranocchia 23).
A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 14 Montoya, 27 Gnoukouri, 33 D’Ambrosio, 93 Dimarco, 97 Manaj.
Allenatore: Roberto Mancini
Ammoniti: Lollo (20′), Santon (15′ st), Medel (21′ st), Letizia (25′ st), Miranda (40′ st), Handanovic (47′ st)
Recupero: 2′ – 3′
Arbitro: Massa
Assistenti: Crispo, Tasso
IV uomo: Paganessi
Assistenti addizionali: Cervellera, Pairetto