Domani in notturna a San Siro ci sarà la prima per l’Inter contro l’Atalanta, comincia così il campionato, ma non finisce il calciomercato, ancora nel pieno vivo con almeno due tasselli ancora mancanti allo scacchiere di Mancini e una dozzina di giocatori presenti nella rosa che non sanno se rimarranno o faranno le valigie nelle prossime ore. E’ in questa situazione, con il peso di dieci amichevoli disputate in un lunghissimo precampionato che hanno portato non poche preoccupazioni e pochi risultati positivi, che inizia la stagione ufficiale. Ma la prima di campionato è come il primo dell’anno per ogni tifoso ed allora è tempo anche di buoni auspici e di vedere il lato positivo, se si sono già evidenziate le cose che non vanno. La prima considerazione la si può trarre scorrendo le rose della serie A, dove si nota che c’è una penuria di buoni difensori centrali, diventati ormai merce rara. L’Inter invece è intervenuta sul principale problema della scorsa stagione con due nuovi centrali che possono diventare una coppia affidabile, ed avere una coppia di centrali affidabili è la base di una squadra. Su Miranda ci sono pochi dubbi, se non quello della tenuta fisica, ma una stagione senza coppe potrà mitigare un principio di declino fisico. Murillo invece è più inesperto, ma se saprà limare la sua irruenza ed evitare d’incappare in troppi cartellini potrà essere un buon elemento. Nelle ultime amichevoli l’Inter non ha brillato, ma ha subìto pochissimo dietro, anche se la sterilità davanti ha offuscato questo aspetto positivo. A centrocampo l’Inter ha perso Kovacic e ha guadagnato Kondogbia, che ha sofferto i metodi di lavoro del calcio italiano, diversissimi da quelli francesi. Qui apro una piccola parentesi. La preparazione è stata lunghissima e durissima, con solo un paio di giorni di riposo in sei settimane. Negli altri paesi le preparazioni sono più brevi e forse meno accurate, eppure le squadre italiane sono sempre afflitte da stanchezza, più che le squadre degli altri campionati, che oggettivamente corrono di più. Perchè? Ad ogni modo per vedere il vero Kondogbia ci vorrà almeno un altro mese e bisognerà evitare giudizi affrettati per non bruciare un investimento da 35 milioni. L’altro aspetto positivo, comunque, pare essere l’attacco. E’ vero che numericamente ne mancano ancora un paio, è vero che nel precampionato si è segnato poco, ma quei tre, Icardi, Jovetic, Palacio, hanno sempre segnato in carriera e compongono un trio di sicuro affidamento.