“Ma Kovacic è un grande giocatore, usa la palla come pochi e ha il carattere per voler migliorare. Nessuno si rinforza cedendo uno come lui, che infatti va al Real. A me ricorda spesso Antognoni, per passo e classe, perfino nelle assenze dentro la partita. La colpa non è averlo venduto, è non averlo capito”. Chi parla così del neogiocatore del Real Madrid? E’ un articolo del solito Francesco di Calciointer.net? E ancora, “pochissimi in Europa alla sua età hanno i mezzi tecnici di Kovacic, pochissimi sono un progetto così evidente”. Ci risiamo con la Kovacic-mania del sito dei colori nella notte? No, a scrivere così è l’opinionista del Corriere, Sconcerti. Sì proprio lui, il giorno dopo la sua cessione è rimasto folgorato dal talentino croato, sì, dopo averlo definito un mezzo-giocatore per due anni e mezzo, dopo aver spalleggiato il suo amico d’infanzia Mazzarri che lo teneva in panchina, dopo averne sottolineato con la matita rossa le sue carenze tattiche e di personalità, ora che l’Inter lo cede ci sta un bel sermone contro Mancini reo di non aver capito quel genio incompreso arrivato dalla Dinamo Zagabria. Che poi magari è anche vero, ma da quale pulpito!