Dopo quaranta giorni di calcio parlato finalmente un assaggio di calcio. Contro gli Stuttgarter Kickers l’Inter sfoggia la nuova bellissima maglia e le tribune di Riscone di Brunico sono stracolme con 4000 tifosi. Dei nuovi dal primo minuto c’è solo Montoya che si posiziona a destra per una linea difensiva completata da Ranocchia, Jesus, D’Ambrosio. A centrocampo il play è Gnoukouri, gli interni Brozovic e Kovacic, mentre Hernanes agisce alle spalle di Palacio e Icardi. E’ 4-3-1-2. Inter implacabile sottoporta, sei tiri in porta nel primo tempo, quattro gol, una traversa e un salvataggio sulla linea. Pericolosi anche i tedeschi con tre tiri in porta, una traversa e due grandi parate di piedi di Handanovic. Scatenato Palacio che segna due gol nei primi minuti, prima un errore della difesa lancia il due contro due che il trenza conclude in egoismo e poi azione a due passaggi: lancio di Gnoukuori e palla in corridoio di Icardi per Palacio che segna ancora. Gli altri due gol sono di Brozovic e Icardi che sfrutta un altro errore della difesa. Lo Stuttgarters non è la solita rappresentativa locale, Mancini ha scelto un test probante per questa uscita contro una squadra professionistica, che pressa alto e gioca con un 4-3-3 moderno. E dopo una settimana non si poteva ancora scrostare le difficoltà dell’anno scorso, molte palle perse in uscita e in fase di palleggio nella propria metà campo, difficoltà nello far scorrere il pallone e sofferenza sul pressing avversario, ma per la prima va bene così. Nella ripresa spazio ai ragazzi della Primavera più Carrizo, Kondogbia (esordio assoluto tra le ovazioni, ma presto per un giudizio), Nagatomo, Santon e Taider. L’Inter soffre e subisce tre gol, chiudendo la gara sul 4-3.