E’ Robert Faulkner il nuovo responsabile della comunicazione dell’Inter. Si tratta di un professionista che ha lavorato per 12 anni come capo della comunicazione dell’Uefa, poi una breve esperienza alla Leidar Communications e ora il passaggio all’Inter. Negli anni ’90 invece si occupò di eventi motociclistici. Parla quattro lingue, tra cui l’italiano, e queste sono le sue prime parole da interista: “È un onore entrare a far parte di un club così prestigioso e dalla storia così importante. Non vedo l’ora di mettere al servizio dell’Inter la mia esperienza in campo sportivo e le mie conoscenze internazionali. La strategia di comunicazione di una società di livello mondiale come quella nerazzurra è un elemento chiave, per essere un top club dentro e fuori dal campo. I nostri tifosi in tutto il mondo ci guardano, ci ascoltano, e noi siamo pronti a raccontare loro la nostra storia, portandoli per mano nel nostro futuro”. Così Faulkner, che dovrà creare un rapporto con i tifosi sparsi per il mondo che al momento non c’è. Finchè c’era Moratti, la comunicazione era lui, mentre nel primo anno e mezzo di Thohir non è successo quasi nulla. Il mese scorso la prima iniziativa, “Milionidinomi”, sostanzialmente una newsletter per i tifosi che ha prodotto finora solo una lotteria a premi e l’evento Internight per chi ha già sottoscritto il nuovo abbonamento, dove è stata presentata la nuova maglia. E’ chiaro che c’è molto da fare, basta confrontare il lavoro fatto dall’altra squadra di Milano, l’Olimpia di Basket, che ogni settimana produce nuovo merchandising, iniziative per i tifosi, soprattutto i più giovani, ed è riuscita a riempire il palazzetto dello sport prima ancora di tornare a vincere lo scudetto. Ovviamente stiamo parlando di dimensioni diverse, all’Inter c’è da riempire uno stadio da ottantamila posti e bisogna parlare con tifosi di tutte le nazionalità sparsi per il mondo, ma il criterio non è molto dissimile. Vedremo allora con il nuovo capo della comunicazione cosa ci riserverà il futuro.