Una partita giocata tutta sugli uno contro uno dove l’Inter non ha prevalso in nessuno di questi, così il Genoa ha vinto mettendo un’intensità, una rapidità e una grinta mentale contro la quale l’Inter non ha retto. Gasperini ha schierato a specchio il suo Genoa modificando il 3-4-3 classico con Burdisso che si alzava in marcatura su Hernanes e Iago Falque che giocava trequartista centrale alle spalle di Lestienne e Pavoletti. Le coppie erano di fatto queste: Lestienne-Ranocchia, Pavoletti-Jesus, Iago Falque-Medel, Edenilson-D’Ambrosio, Rincon-Nagatomo, poi a centrocampo Kucka-Brozovic e Bertolacci-Kovacic, infine Burdisso-Hernanes, mentre Roncaglia e De Maio prendevano in consegna Palacio e Icardi. Tre i duelli che facevano pendere la bilancia dalla parte dei rossoblù: Lestienne che ridicolizzava Ranocchia e i due centrocampisti genoani che annullavano i due centrocampisti nerazzurri. In particolare Bertolacci non dava un centimetro a Kovacic con una disciplina tattica che manca invece agli interpreti di Mancini. Il Genoa però concedeva molto dietro e il trio d’attacco nerazzurro davanti sapeva fare male. Nel primo gol i padroni di casa sono sbilanciatissimi, Roncaglia esce a prendere Palacio, Rincon è altissimo su Nagatomo, ma perde il contrasto e il giapponese si libera in profondità, Burdisso allora abbandona la marcatura su Hernanes per andare a coprire in fascia, il brasiliano ha spazio così per avanzare e crossare per Icardi, che sfrutta il goffo intervento di Edenilson e porta in vantaggio l’Inter. Ma il vantaggio dura poco, Kovacic abbandona la marcatura su Bertolacci per andare ad aiutare Nagatomo in fascia, nessuno scala, Medel è troppo basso, Brozovic e e Hernanes sono troppo larghi, Bertolacci è libero di avanzare e servire Pavoletti che pareggia sfruttando la cattiva marcatura di Medel e Ranocchia. L’Inter però sfrutta ancora gli spazi a disposizione, De Maio si alza in un pressing altissimo e lascia soli Burdisso e Roncaglia contro Hernanes, Icardi e Palacio, non c’è diagonale di Rincon e il trenza può colpire indisturbato. Il secondo pareggio del Genoa nasce da un anticipo di Kucka su Brozovic, Ranocchia e Handanovic fanno il resto. Nella ripresa Bertolacci e Kucka si scambiano la posizione, ora il primo va sul centrosinistra contro Brozovic e Kucka va su Kovacic. Non cambia molto, il centrocampo del Genoa continua a prevalere, solo una volta Brozovic va via a Bertolacci e colpisce la traversa. Mancini prova a vincere passando al 4-2-3-1 con Medel e Kovacic a centrocampo, Bonazzoli a destra, Hernanes a sinistra, Shaqiri alle spalle di Icardi. Gasperini risponde con Laxalt a destra, Pavoletti in mezzo e Iago Falque a sinistra. Ora è Bertolacci ad alzarsi in pressing su Medel. Poi subentra anche Izzo, che va a destra, Rincon va a sinistra su Bonazzoli ed Edenilson si alza esterno offensivo sinistro tenendo basso D’Ambrosio. Mancini tenta il tutto per tutto con un 3-4-3 finale iper offensivo con Ranocchia, Medel e Jesus in difesa, Bonazzoli a destra, Nagatomo a sinistra, Hernanes e Kovacic a centrocampo, Shaqiri, Puscas e Icardi in attacco, ma di fatto con Bonazzoli sono quattro attaccanti più due centrocampisti offensivi. Non c’è più tempo però, Hernanes tiene in gioco Kucka sul calcio piazzato e il centrocampista segna il gol-partita.