Cari amici, chi ci legge da un po’ saprà che parliamo pochissimo di arbitraggi e ancor meno delle polemiche ad essi annesse. Questo quasi sicuramente ci fa perdere lettori, ma abbiamo deciso così perchè non vogliamo essere parte di un teatrino mediatico sempre uguale negli anni. Abbiamo comunque proposto la nostra soluzione, che si chiama moviola in campo, uno strumento usato in tutti gli sport, tranne il calcio, che risolverebbe almeno il 50% degli episodi incriminati. I motivi per cui la moviola non viene ancora usata in questo sport secondo il mio parere sono fondamentalmente tre: l’ottusità burocratica di chi governa il calcio, l’opposizione di squadre storicamente favorite dagli arbitri come la Juventus, che non possono ammettere che esistono problematiche arbitrali (ma per onestà intellettuale va anche detto divenute molto minori negli ultimi anni, nei quali la formazione bianconera ha vinto gli ultimi tre scudetti meritatamente) e infine non da ultimo l’opposizione dei media che venendo meno il teatrino delle polemiche arbitrali perderebbero una fonte di discussione, interesse, che genera lettori, click sui banner pubblicitari e introiti. Non è un caso infatti che in vent’anni non si è mai creata una campagna di stampa favorevole all’introduzione della moviola in campo, anzi non esiste nemmeno un dibattito mediatico sul tema salvo qualche isolato intervento, e sappiamo che se un tema non è nell’agenda mediatica praticamente non esiste e ha meno possibilità di passare. E’ stato messo il silenziatore alla proposta, alla soluzione, alzando invece il volume alla caciara, alla rissa verbale, al sovversivismo parolaio che tutto conserva. Perfettamente integrate in questo sistema, spiace dirlo, erano anche le conferenze stampa di Mourinho, grandissimo allenatore, grandissimo condottiero, ma figura ben poco “rivoluzionaria” rispetto a quello che poteva sembrare e amava apparire. Mourinho era perfetto invece ad alzare la soglia dell’attenzione sulla sua figura con l’effetto di proteggere la squadra da una parte e dall’altra di innalzare il suo ego facendo legittimamente di se stesso un prodotto vincente da vendere sul mercato. Questo ha contribuito a portare l’Inter sulla vetta del mondo e di questo ne saremo eternamente grati, ma lasciando però dopo di sè solo macerie in un ambiente stremato, svuotato e generando anche quella che io chiamo la prostituzione intellettuale alla rovescia, un eccesso di faziosità e una perdita di senso critico in una parte dell’ambiente interista. Ora cosa potrà succedere nel mondo del calcio? E’ possibile che questo ritardo tecnologico, insieme ad un’immagine di sospetti e veleni, col tempo cominci a stufare e ad allontanare sempre più persone di quante si appassionano alla guerra per fazioni, allora il calcio dovrà mettersi alla pari con gli altri sport, che nel frattempo acquisiscono terreno.