Con una grande delusione finisce la stagione 2011/12 dell’Inter, la Lazio vince lo scontro diretto 3-1 e si conferma quarta lasciando al sesto posto l’Inter, e pensare che si sognava il terzo posto con una combinazione perfetta di risultati, ma tanto per fare il pieno Udinese e Napoli hanno vinto. L’Udinese va meritatamente ai preliminari di Champions, per l’Inter due turni di Europa league per arrivare ai gironi, si partirà ai primi di Agosto, teniamoci forte.
La partita ha avuto la stessa traccia della sconfitta di Parma, vantaggio nerazzurro, 1-2 della Lazio in apertura di ripresa e terzo gol nel finale in contropiede. Ancora una volta la fase difensiva lascia a desiderare, ma l’Inter sullo 0-1 aveva in pugno la partita ed era entrata in campo per fare lo 0-2. Rispetto a Parma c’è stata meno sufficienza e più sfortuna, con un palo clamoroso sul 2-1.
– Le due squadre sono piene di infortunati e squalificati, Reja recupera Biava all’ultimo, ma non Klose, che non ce la fa. Stramaccioni recupera all’ultimo Alvarez, ma Sneijder è out. La mossa a sorpresa è Poli trequartista centrale. Cambiasso vertice basso, alla sua destra Zanetti che in fase offensiva fa l’esterno alto, alla sua sinistra Guarìn che in fase offensiva taglia centralmente, Alvarez a lungo svaria per tutto il fronte offensivo, poi si stabilizza ala sinistra. E’ un 4-3-2-1 che in fase offensiva diventa 4-2-3-1 o 4-1-3-2 con Poli che affianca Milito come seconda punta.
Inizia meglio la Lazio, che gioca con il 4-2-3-1, con grande spinta di Cana e Candreva, ma Cambiasso e Samuel stoppano due volte le folate biancocelesti. L’Inter risponde con due cross bassi di Nagatomo, la difesa libera, ma è nella fase centrale del primo tempo che i nerazzurri prendono il campo: al 27′ stupendo tiro di Guarìn da fuori area, vola Bizzzarri, tre minuti dopo triangolazione pregevole Guarìn-Milito-Guarìn, il colombiano è in area libero, ma il tiro sfiata tra le braccia di Bizzarri. 37′ Maicon mette uno dei pochi cross precisi e ben dosati della stagione, Milito in torsione di testa, la palla rimbalza davanti al palo e finisce incredibilmente fuori. Retropassaggio avventato, Milito non ne approfitta, esce Bizzarri. Al 44′ Maicon è falciato da Ledesma sulla linea dell’area, che è parte integrante dell’area e giustamente Damato decreta il rigore. Dopo lunghe proteste Milito trasforma nell’angolino alla destra di Bizzarri. Finisce il primo tempo tra le proteste fuori luogo della Lazio, Reja compreso.
La ripresa inizia con un’Inter avanzata e compatta, nulla lascia presagire quello che succederà. Azione Maicon-Milito, palla ad Alvarez che va sul fondo, tiro cross sulla parte alta della rete.
La Lazio interrompe la pressione con due conclusioni dal limite nel giro di lancetta ’57-’58, Ledesma e blocca a terra castellazzi, Candreva e devia in corner Castellazzi. Due campanelli d’allarme. Corner a giro sull’area piccola, Castellazzi rincula, Kozak tra Lucio e Samuel gira nell’angolino, 1-1. Quattro minuti dopo imbarchiamo, Lulic fa quello che vuole sulla sinistra, si beve Maicon bella statuina, serve Candreva che realizza il 2-1 a coronamento di una partita da migliore in campo. Nel frattempo era entrato Pazzini al posto di un Alvarez più ombre che luci. La reazione dell’Inter c’è, da un corner raccoglie Lucio di controbalzo e manda alto di poco. 75′ esordio in serie A di Longo al posto di Poli, è 4-3-3. Longo fa alcune buone giocate, ma non riesce ad avvicinarsi alla porta. Milito trova lo spazio per crossare, coraggiosa girata al volo di Pazzini, altissima. 82′ Zanetti si prende il fondo, cross basso, Pazzini anticipato da Biava a due passi dalla porta, la palla va a sbattere sul palo pieno, rischio autogol e Inter ad un mezzo passo dal pareggio. L’Inter arriva a battere qualcosa come dieci calci d’angolo, senza esito, quasi sempre troppo corti. 91′ la punizione eccessiva, Candreva verticalizza, scatta in contropiede Kozak, Castellazzi sembra in anticipo, poi non rischia l’intervento e porta l’attaccante sull’esterno, tiro deviato, arriva comodo Mauri che insacca. C’è solo il tempo di veder comparire Juan Jesus e il campionato finisce, male. Sconfitta esagerata, ma che mette a nudo tutte le lacune dell’Inter.
Sei gol presi nelle ultime due trasferte, nel mezzo il derby trionfale, ma Parma e Lazio sono due sconfitte con tante analogie su cui riflettere, da una parte nonostante l’assenza di tanti uomini di qualità creiamo sempre occasioni, dall’altra spesso viene a mancare il filtro davanti alla difesa e immancabili arrivano gli errori individuali che permettono agli avversari di andare a segno.