Arsenal in piena forma e inarrestabile, sul modello della Lazio nel campionato italiano, ottiene l’ottava vittoria consecutiva battendo sabato il Burnley in trasferta, consolidando il secondo posto in classifica e distanziando le concorrenti. Alcuni giornali inglesi addirittura accennano alla possibilità che raggiunga il Chelsea nella lotta al titolo. Al momento appare qualcosa di inverosimile, ma la Premier riserva sempre sorprese e comunque tra due settimane ci sarà Arsenal-Chelsea che si annuncia avvincente e da non perdere anche per l’odio reciproco tra Wenger e Mourinho ormai di lunga data. Comunque vada un doveroso riconoscimento ad Arsene Wenger: ogni anno lo considerano un allenatore vecchio, “finito” , alcuni tifosi dei Gunners chiedono il suo allontanamento e alla fine la sua squadra è sempre tra le prime e ammirata. Nel pomeriggio di Domenica due importanti gare. La prima l’ennesimo derby di Londra tra QPR e Chelsea e più tardi quello di Manchester. Il Qpr gioca per la salvezza e spera di fare uno sgambetto alla squadra in cima alla classifica. I “Guardiani del Parco della Regina” sono terz’ultimi, ma le ultime uscite lasciano ben sperare per la permanenza in Premier, specie dopo che hanno licenziato il borioso, ma inconcludente Harry Redknapp. Per contro in casa Chelsea è già partito il conto alla rovescia per festeggiare il titolo. Per di più le attenzioni dei Blues sono tutte per il campionato dopo le inopinate eliminazioni da Champions e FA Cup. E ora alla portata del club londinese c’è un primato storico. Se il Chelsea dovesse mantenere il primato in classifica fino alla fine del campionato, infatti, batterebbe il record del Manchester United di Sir Alex Ferguson, capace di comandare la classifica di Premier League per ben 26 giornate nel campionato 1993-94. Quindi Mourinho “punta” Ferguson. Ma l’allenatore portoghese ha recentemente dichiarato, in un’intervista al Daily Telegraph, di avere un grosso problema. «Ho un problema: divento sempre più bravo. Ho avuto dei miglioramenti in diverse aree – il modo in cui leggo una gara, il modo in cui la preparo, come alleno, la metodologia. Mi sento sempre migliore. Niente mi spaventa, niente mi preoccupa troppo». Ma oggi le cose non vanno per lunghi tratti secondo aspettative e logica. I Blues mostrano poco nerbo e anzi il miglior salvataggio è quello del portiere Courtois del Chelsea. Ma quando hai in squadra dei campioni alla lunga le cose si aggiustano e al minuto 88 questa volta è Fabregas a trovare il gol della vittoria con grande scoramento dell’allenatore Ramsey. Oggi, insomma, un tiro in porta un gol per il Chelsea. Così è il calcio e i fans dei Blues possono cantare “We are going to win the League” avendo 7 punti di vantaggio sull’Arsenal e anche una gara in meno.
Grande attesa e atmosfera fantastica a Manchester ben ripagata già nei primi 20 minuti da squadre decise a vincere. Abbiamo scritto tempo fa dello United che pratica un gioco che avevamo definito operaio; anche oggi si conferma tale, ma notiamo da subito che ora i giocatori sanno meglio cosa fare ed i risultati si vedono. I Red Devils giocano meglio, ma segna per primo il City che poi subirà praticamente per tutta la gara la maggiore intensità e classe degli uomini di Van Gaal. Anche Pellegrini opta per un calcio operaio, ma così facendo si limita quasi sempre a impostare il gioco su Navas di fatto sempre più monotono e scolastico. Abbiamo notato che i giocatori più tecnici sono stati più o meno inconsciamente ignorati. Parliamo di Yaya Tourè, Silva e con Nasri addirittura in panchina e inserito solo dopo un’ora di gioco. Morale: vantaggio iniziale dei Citizens, poi graduale dominio dei RedDevils, 2-1 all’intervallo e trionfo alla fine per 4-2 con Aguero che segna il suo secondo gol, ma a gara praticamente terminata. Così United nettamente terzo e ad un solo punto dall’ Arsenal e Pellegrini sempre più in odore di licenziamento alla fine di una annata semplicemente disastrosa.