Si gioca oggi in Premier ma testa e cuore, specie a Londra sponda Chelsea, sono ancora alla partita malamente persa dai Blues eliminati in Champions dal Paris Saint Germain. In questi giorni, oltretutto, Josè Mourinho è stato oggetto, anzi bersaglio di molti detrattori ai quali il portoghese ha risposto per le rime non sempre elegantemente.
Forse è stato indotto dal fatto che Abramovic ha dichiarato appena dopo la sconfitta in Champions che il contratto di Mourinho sarà rinnovato fino al 2019 e che stanzierà per la prossima campagna acquisto qualcosa come 100 milioni di sterline. Sta di fatto che sono seguiti giorni di lotta fra giornalisti e ex calciatori e lo stesso Mourinho con frasi e aggettivi all’insegna dell’acrimonia ed il dispregio passando da “Blues patetici” , “vergognosi”, “Mourinho responsabile con le sue arti oscure che impediscono al Chelsea di essere una grande squadra” alla furia del portoghese che parla di “giornalisti che scrivono sciocchezze”, di commentatori ex giocatori “invidiosi, frustrati, con la memoria corta”, sentenziando che “Io preferisco riderci sopra perché l’invida è il dono più grande che le ombre fanno all’uomo”. Fortunatamente, come si dice in questi casi, si torna al calcio giocato e registriamo la pesante sconfitta del City contro il modesto Burnley. Pellegrini rischia sempre di più tanto che i giornali da giorni parlano di Benitez futuro coach dei Citizens. Ma il Chelsea non approfitta di questo match point limitandosi a pareggiare in casa con il Southampton. Oggi la squadra è apparsa ancora sotto shock e Mourinho sembrava addirittura docile. Comunque la distanza aumenta, il City è a sei punti e anzi deve guardarsi da un Arsenal in gran forma, ormai a 1 punto di distacco e anche dallo United, che oggi stravince contro il Tottenham, a 4 punti per la lotta per il secondo posto. Sarà una primavera di grandi scontri e molto spettacolo.